Famiglia numerosa e abitazione grande: Tares di 421 euro LE SIMULAZIONI
UDINE. Che attorno alla Tares ci fosse puzza di bruciato, per il povero contribuente dissanguato da mille imposte, si era intuito.
Adesso, con le simulazioni relative alla nuova tassa sui rifiuti, ne abbiamo la certezza. Si andrà infatti, come si evince chiaramente dalla tabella che pubblichiamo qui accanto, dai 107 euro che sborserà un single che abita in un appartamento da 80 metri quadrati, ai 421 euro di una famiglia con sei componenti (genitori, tre figli e un nonno o altro parente) che può permettersi un’abitazione grande, da 220 metri quadrati.
E in mezzo tutte le varie tipologie con i relativi importi, che in media sono di oltre 200 euro. Una bella botta, con un aumento di circa il 30% rispetto all’attuale Tia e con un importo fisso dello 0,3% che andrà direttamente a rimpinguare le casse dello Stato.
Sul caso Tares interviene Vincenzo Tanzi, vice capogruppo del Pdl in consiglio comunale, suggerendo all’amministrazione comunale qualche palliativo per rendere meno impattante l’esborso per i bilanci degli udinesi. La Tares sarà un salasso, in un momento di grave crisi.
«Rispetto a prima - premette Tanzi - le famiglie si troveranno a coprire per intero la spesa della raccolta rifiuti e dello smaltimento, oltre al costo dei cosiddetti servizi indivisibili che comprendono, tra gli altri, illuminazione pubblica e manutenzione del verde. Conti alla mano, rispetto alla Tariffa di igiene ambientale (Tia) del 2012, stando ai numeri e alle stime, un nucleo di 4 componenti per un’abitazione di 120 metri quadrati dovrà sborsare 254 euro, un rincaro in bolletta di circa 56 euro, intorno al 30%. Invece, un nucleo di 5 o 6 componenti, l’importo è rispettivamente di 288 e 316 euro. Per quest’anno il margine di manovra è limitato, però a ottobre, quando le idee dovrebbero essere più chiare e si avrà un quadro completo su una possibile riforma, anche a livello locale bisognerà rivedere le scadenze dei versamenti. In questo senso auspico che si arrivi a una soluzione quantomeno indolore per il 2014. Ho chiesto sia all’assessore al Bilancio Cinzia Del Torre sia al responsabile del Servizio entrate Rodolfo Londero, di prendere a cuore il problema e valutare tutte le possibili soluzioni affinché il tributo gravi meno possibile sulle spalle dei cittadini. Le proposte sono semplici. La prima: continuare ad applicare la stessa metodologia di riscossione utilizzata dalla Net con la Tia. Cioè permettere, a chi ne faccia richiesta, la rateizzazione della bolletta fino a un massimo di sei rate. La seconda: un impegno della giunta a mantenere gli interventi a favore di soggetti in condizioni di grave disagio economico».
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