Farmacista morta: altri guai per l’amico

Montenars, i familiari di Daniela Sabotig hanno querelato Zucchelli e la sua compagna per truffa e appropriazione indebita. La donna perse la vita in circostanze misteriose il 5 febbraio scorso in Trentino

MONTENARS. Truffa e appropriazione indebita. Sono le accuse che la famiglia di Daniela Sabotig, la farmacista di Montenars morta in circostanze misteriose il 5 febbraio scorso a Lendro in Trentino ora rivolgono a Ivan Zucchelli, 47 anni di Legos, amico di Daniela, nonchè indagato dalla Procura di Roveredo per omicidio colposo, cui Daniela il 26 ottobre 2007 aveva affidato la procura generale alla gestione dei suoi beni.

E con lui chiamano in causa Joanna Barbara Szelszec, ovvero la donna che ha acquistato da Daniela Sabotig la casa di Capovilla di Montenars per 103 mila euro. «Anche se, a oggi, non abbiamo avuto ancora conferme – rivela Paolo Dal Zilio, legale di fiducia della famiglia – vi sono pochi dubbi sui legami fra la donna, originaria di Krosno in Polonia, e Zucchelli, visto che ambedue risultano residenti in località Dom di Legos al civico 6/C».

«Abbiamo depositato querela per truffa e appropriazione indebita nei confronti di entrambi in relazione alla compravendita della casa di Montenars del 26 gennaio 2011 effettuata da Zucchelli, che agì su procura rinunciando all’ipoteca legale. La casa fu venduta proprio alla Szelszec e fu pagata con un assegno bancario non trasferibile intestato alla Sabotig. Un assegno da 103 mila euro – continua l’avvocato Dal Zilio – che non arrivò mai alla famiglia Sabotig visto che è stato trovato nell’abitazione dello Zucchelli e sequestrato».

E non sarebbe nemmeno l’unico atto sospetto che Zucchelli avrebbe compiuto, agendo con procura generale sui beni della Sabotig. «Il 28 ottobre del 2010, dinanzi al notaio Mauro di Gemona, Zucchelli stipulò un’altra compravendita. Stavolta l’atto riguardava un rustico di proprietà di Daniela Sabotig ceduto per 35 mila euro al compaesano Stefano Zanetti. Anche in questo caso – precisa l’avvocato – Zucchelli rinunciò all’ipoteca legale e firmò una quietanza per il pagamento, quei soldi però, non sono mai entrati nell’asse patrimoniale della famiglia».

Ivan Zucchelli, assistito dall’avvocato penalista del Foro di Trento Nicola Stolfi, però, mantiene la linea del silenzio. Le prime risposte importanti arriveranno ad aprile con gli esiti dell’autopsia sul corpo di Daniela. «Nel frattempo – annuncia Dal Zilio – abbiamo chiesto il sequestro preventivo, conservativo e probatorio dell’immobile di Montenars e dei titoli bancari di Zucchelli e della Szelszec emessi e ricevuti per queste compravendite».

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