Fausto, l’imprenditore che sussurra ai coleotteri

San Giorgio: Del Pin ha creato nella sua fattoria l’habitat naturale per il cervo volante. «Sono in via d’estinzione e ci vogliono anche cinque anni per farli crescere»

SAN GIORGIO DI NOGARO. A dieci anni dalla creazione di un habitat adatto, nella Bassa Friulana è nata la nuova generazione di cervi volanti (Lucanus cervus), i grossi coleotteri in via di estinzione la cui specie è inclusa nella Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa.

Nella Bassa friulana l'uomo che sussurra ai coleotteri

Fausto Del Pin, imprenditore e produttore di nuove tecnologie conosciuto anche fuori dai confini nazionali per aver realizzato il Defend un dispositivo “antifulmini”, animalista e naturalista convinto (in questi giorni sta combattendo una battaglia contro l’abbattimento delle nutrie), lavorava da dieci anni per raggiungere questo risultato.

«Oggi - racconta - sono contento. In dieci anni é nata la seconda generazione di cervi volanti nella fattoria dove tenevo i cavalli a San Giorgio di Nogaro. La vita da larva nei tronchi vecchi e morti dura 5 anni. Lo sviluppo di un cervo volante può durare tra i 3 ed i 5 anni.

Da noi si possono considerare in via di estinzione ma se si agisce come ho fatto io si ripopolano e si salvano. Basta lasciare marcire dei tronchi dove nelle vicinanze c’è un esemplare.

Loro depongono le uova alla base dei ceppi di alberi vecchi o morenti (preferibilmente quercia, castagno, faggio, salice e pioppo) che vengono incisi dalle mandibole della femmina prima della deposizione. È un insetto stupendo che va tutelato».

Il via grazie a un cumulo di legno vecchio lasciato riposare per anni. «Dopo cinque anni - racconta Del Pin - ho visto nascere i primi coleotteri. Li ha visti combattere e anche amoreggiare.

Ora si sono di nuovo riprodotti. Vorrei trasmettere questo mio impegno a tutti con il fine di iniziare a ripristinare quell’ecosistema che l’uomo ha interrotto in alcuni suoi passaggi. Tutti dobbiamo fare un passo indietro se vogliamo un mondo vivibile.

Ricordo che un tempo il cervo volante – come altri coleotteri che vivono nel legno –, era molto comune. La specie si deve considerare potenzialmente minacciata per la riduzione o la distruzione del suo habitat, in particolare per le pratiche forestali che tendono a eliminare i vecchi tronchi».

Il cervo volante è inserito in alcune norme di protezione dell'Unione Europea, e precisamente nella direttiva Habitat del 1992, che prevede la designazione di zone speciali per la conservazione.

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