Fedriga: c'è troppa irresponsabilità, verso misure più restrittive per le zone a rischio

Il presidente del Fvg: c'è stata un'impennata dei contagi e un aumento delle richieste nelle terapie intensive, questo porta a una situazione più difficile
Silvano Trieste 2020-11-14 Regione FVG, confereza stampa Massimiliano Fedriga e del vicegovernatore Riccardo Riccardi sull'emergenza sanitaria
Silvano Trieste 2020-11-14 Regione FVG, confereza stampa Massimiliano Fedriga e del vicegovernatore Riccardo Riccardi sull'emergenza sanitaria

UDINE. Nel giorno in cui il Friuli Venezia Giulia raggiunge il record dei decessi giornalieri – 28 in un giorno di cui 15 nell’ex provincia di Udine – e supera nuovamente i mille casi quotidiani, anche se pure oggi vanno annotate alcune decine di contagi risultati da cliniche private non contabilizzate in precedenza, Massimiliano Fedriga pensa all’istituzione di una serie di zone rosse nelle aree più colpite dal fenomeno e, per la prima volta, punta il dito contro la popolazione della regione cui chiede più attenzione e maggiore sensibilità.

“Nella prima fase c’è stato un impegno molto forte dei cittadini di questa comunità – ha detto il presidente - di cui vado molto orgoglioso. Nella seconda, invece, mi pare che sia venuta un po’ meno. Il problema non è la multa oppure evitare di essere colpiti dalle restrizioni del Dpcm, ma l’obiettivo deve essere quello di tutelarci a vicenda. Se la logica è quella di evitare le sanzioni e basta abbiamo già perso la battaglia. Facciamolo per noi stessi, per i medici, per il personale sanitario che sta effettuando uno sforzo immane: evitiamo ogni contatto sociale non necessario. Non è che siccome sono chiusi i bar allora vado a bere il caffè da un amico, oppure siccome non lavorano i ristoranti organizzo le cene a case. Così non si va da nessuna parte e si permette soltanto al virus di continuare a correre”.

La task force regionale per decidere come muoversi è convocata per le 17. Nel mirino sono finiti, stando almeno alle analisi presentate in conferenza stampa, alcuni Comuni della Bassa friulana, diversi municipi dell’area montana friulana e pedemontana, il territorio delle Valli del Natisone e alcune realtà confinarie delle province di Pordenone e Gorizia. “Udine attualmente presenta, oggettivamente, le condizioni di maggiore difficoltà – ha confermato il vicepresidente della Regione.

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Difficoltà che si traducono nella necessità di prendere alcune decisioni che non hanno nulla a che fare con il distanziamento sociale classico. Registriamo, in particolare, una condizione di contagio molto elevata nelle piccole comunità, che in primavera erano state protette, e non tanto nel capoluogo provinciale, proprio per la tipologia di socialità caratteristica di quelle zone”.

IN BREVE

  • Stretta nelle zone di maggior contagio

“Stiamo ipotizzando di attuare misure restrittive più stringenti nelle aree della Regione con il maggior tasso di contagio» ha dichiarato. «Negli ultimi due giorni - ha spiegato - c'è stata un'impennata dei contagi e un aumento delle richieste nelle terapie intensive, questo porta a una situazione più difficile. Serve impegno da parte di tutti».

  • Zone rosse

«Le misure restrittive messe in campo per le zone arancioni potrebbero non essere sufficienti in aree come quelle che, nella nostra Regione, caratterizzate da piccoli insediamenti che per una questione culturale, continuano a frequentare conoscenti nelle proprie abitazioni. Se diamo in mano a un algoritmo le scelte per trovare soluzioni alle criticità i risultati sono questi».

  • Pazienti in isolamento

Sull'allocamento dei pazienti in isolamento che per vari motivi hanno necessità di un posto extra domestico, Fedriga ha parlato di «202 posti in Covid hotel situati in tutte le ex provincie e che si sta procedendo a rintracciarne altri». Infine sul dato relativo all'ultimo report del Rt, che ad oggi è del 1,27, Fedriga, alla luce degli ultimi dati si è detto «pessimista per la prossima settimana».

  • Irresponsabilità

"In molti casi - ha dichiarato Fedriga - vedo ancora troppa gente che crede che le norme anticontagio non esistono, allora poi non ci si può lamentare perchè il Natale non si potrà uscire. I numeri di dicono che c'è stata una maggiore irresponsabilità dove alcune regole che sono state date non sono state rispettate. Non vorremmo tra qualche settimana dover ricorrere a disposizioni ancora più dure".

  • Evitare gli assembramenti

“Occorre evitare i contatti con le persone. Altrimenti glì sforzi fatti per salvare l'economia saranno vani» ha proseguito Fedriga. “Dobbiamo tutelarci a vicenda, se ci comportiamo per evitare la multa abbiamo sbagliato tutto. Facciamolo per noi stessi, facciamolo per i medici in prima linea, facciamolo per i nostri cari di rispettare le distanze. Altrimenti la partita è persa”.

  • Dati

Sulla base dell'utimo aggiornamento i positivi al Covid-19 in Fvg sono 20.725 con un'età media di 50 anni. I tamponi effettuati sono stati 636.812, le persone testate 257.516, le guarigione 9.228, i decessi 567 con una età media di 85 anni.

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