Femminicidio a Palmanova, uccide la ragazza poi gira tutta la notte con il corpo in auto

La vittima, 21 anni, è Nadia Orlando di Dignano. Ad ucciderla lo spilimberghese Francesco Mazzega. Dopo aver vagato per l'intera notte, l'uomo si è costituito alla polizia stradale a Palmanova

PALMANOVA. Ha prima strangolato la sua fidanzata, poi ha girato tutta la notte con il suo corpo in auto.

La vittima si chiamava Nadia Orlando, aveva 21 anni e viveva a Dignano. Ad ucciderla Francesco Mazzega, 36 anni, di Spilimbergo.

L'uomo avrebbe girato tutta la notte con il corpo in macchina prima di costituirsi, alle 9.12 di questa mattina, alla Polizia stradale di Palmanova e confessare di aver strangolato la ragazza. L'omicidio sarebbe avvenuto nella notte vicino Dignano: il corpo senza vita della 21enne era affianco al guidatore, seduto sul sedile anteriore della Toyota Yaris dell'uomo.

Secondo le prime informazioni Mazzega era andato a prendere la ragazza, per poi uscire insieme in auto. Da qui si sono perse le tracce della coppia. I genitori di Nadia, preoccupati per la scomparsa della figlia, avevano sporto questa mattina denuncia.

Entrambi lavoravano all'azienda Lima di San Daniele del Friuli, azienda specializzata in protesi ortopediche. I due erano attesi al lavoro stamani alle ore 9.00 ma non si erano presentati.

Le indagini sono condotte dal dirigente della Polstrada e dalla Squadra Mobile della Questura di Udine Massimiliano Ortolan. Le tracce dei due erano scomparse da ieri sera. Sul posto il pm Letizia Puppa che, nella tarda mattinata, ha sentito l'omicida.

PARENTE DI NADIA: "UNA TRAGEDIA IMMANE". IL PAPA' ERA MOLTO PREOCCUPATO

«È una tragedia immane: non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere». Sono le parole pronunciate da una parente di Nadia Orlando, e riportate dall'agenzia Ansa, all'uscita dall'abitazione dove la ragazza viveva con i genitori e un fratello.

«Il papà di Nadia era molto preoccupato: pochi giorni fa mi ha riferito il suo timore per questo fidanzato che aveva descritto come possessivo e geloso. Si era perfino commosso alle lacrime non sapendo come risolvere, dopo che la figlia gli aveva confidato il proprio disagio. Nemmeno si sentisse un simile epilogo».

Nadia Orlando era benvoluta in paese e si prodigava per la propria comunità: aiutava alla sagra locale, che si è conclusa domenica sera, e dava una mano al giornalino della parrocchia. Anche il sindaco di Dignano, Riccardo Zuccolo, ha espresso il proprio cordoglio. Per garantire tranquillità ai congiunti ha firmato un'ordinanza urgente con la quale vieta l'accesso alla strada dove si trova l'abitazione di famiglia, meta di un triste pellegrinaggio a piedi di tanti amici e parenti  

SOTTO SEQUESTRO LA CASA DI MAZZEGA

Nel frattempo la squadra Mobile della Questura di Pordenone ha posto sotto sequestro l'abitazione di Francesco Mazzega. L'uomo abita a Spilimbergo dal 2014, dove si era trasferito da Muzzana del Turgnano. I vicini di casa hanno affermato di non aver udito screzi nella serata di ieri escludendo che il delitto possa essersi consumato nel condominio di quattro appartamenti dove l'uomo abitava.

GLI ZII DI FRANCESCO: "UNA FAMIGLIA TANTO CREDENTE, UN GESTO INSPIEGABILE"

Sono arrivati nel pomeriggio nella sede della polizia stradale di Palmanova i genitori di Francesco Mazzega. I genitori erano in ferie in montagna e sono rientrati non appena appresa la notizia di quanto era accaduto. Sono arrivati accompagnati da sorella e cognato del papà di Francesco, ex impiegato comunale in pensione.

«È un bravissimo ragazzo, tranquillissimo, laureato, non ha mai dato un problema - ha raccontato la zia Antonietta - È una cosa inspiegabile. Si era trasferito a Spilimbergo per lavoro. Avevo conosciuto anche la ragazza, ce l'aveva presentata, erano felici. Una coppia normale».

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