I messaggi di finte scuse prima di uccidere Samia: l’ha tormentata fino alla fine con vocali e richieste
L’ex marito si era detto pentito per tutte le violenze in famiglia perpetrate per anni. Sequestrati alcuni coltelli da cucina con tracce di sangue

I rilievi della polizia scientifica e, a destra in alto, la vittima Samia Bent Rejab Kedim e, in basso, il presunto assassino, Mohamed Naceur Saadi
La tempestava di messaggi vocali. Continue richieste di tornare assieme. Le diceva di essere pentito di averla picchiata, minacciata e umiliata. Volev
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