Ferragosto, aperti Bennet, Pam e Despar

I sindacati: «I lavoratori possono opporsi». Gran Fiume Emisfero, Meduna, Conad, Sme e Meadiaworld rispetteranno la festa
Carrelli pieni anche a Ferragosto a Pordenone e provincia. A “sfidare” le feste, garantendo l’apertura al pubblico, saranno il supermercato Bennet di Sacile – con orario 9-13, mentre i negozi della galleria del centro commerciale avranno libertà di scelta –, nonché i marchi Pam e Despar, presenti sul territorio con diversi punti vendita aperti secondo la discrezionalità aziendale. Come lo scorso anno, la Pam con sede in corso Garibaldi osserverà l’orario mattutino, mentre quella di viale Grigoletti estenderà l’apertura su tutta la giornata, con pausa pranzo. L’Interspar di via Marcello, come nel 2016, sarà operativa senza sosta dalle 8. 30 alle 20. Gli amanti del bricolage troveranno la Self di Fiume Veneto aperta mattina e pomeriggio (sino alle 19), con pausa dalle 13 alle 15. Operativa anche la filiale di Porcia della catena “Sapori di mare”.


Tra i maggiori centri dello shopping resteranno invece con le serrande giù, come l’anno passato, sia il Gran Fiume (Emisfero) sia l’Ipercoop Meduna. Scelta condivisa dalla Conad di Porcia, che invece l’anno scorso aveva optato per l’apertura. Chiuse anche la Sme di Pordenone, la Mediaworld e la Decathlon di Fiume Veneto.


Contro le aperture nei giorni di festa si schiera con decisione la Filcams Cgil, attraverso la portavoce regionale Susanna Pellegrini. «Ricordiamo che il lavoro festivo non è obbligatorio – incalza quest’ultima –, come confermato dalla sentenza dello scorso aprile del Tribunale di Pordenone che ribadisce il pieno diritto dei lavoratori a non esercitare nei giorni di festa». Il giudice aveva accolto il ricorso di un addetto del centro commerciale Gran Fiume sanzionato dall’azienda per non aver dato la propria disponibilità alla prestazione lavorativa in un giorno di festa. «Dopo la sentenza qualcosa ha cominciato a muoversi – spiega Pellegrini –, soprattutto nei centri commerciali più strutturati, dove abbiamo notizia di lavoratori che non hanno dato la propria disponibilità al lavoro festivo (vedi Carrefour di Udine). Le aziende sembrano ora lasciare più margine alla disponibilità dei singoli». Più difficile far valere i propri diritti nelle realtà minori. «A chi accetta il lavoro festivo deve essere pagata la giornata doppia di straordinario, ma non sempre è così. La voce più grossa, per le aperture nei giorni di festa, la fa Federdistribuzione, che oltretutto applica un contratto nazionale scaduto dal 2013. Non capiamo perché la Regione, che si era fatta promotrice di una legge apprezzabile (fermata poi dalla Corte costituzionale, ndr) che imponeva un certo numero di chiusure festive, abbia lasciato cadere l’argomento e non stia dimostrando di voler sollevare la discussione in Parlamento, trovando alleanze con altre Regioni».


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Messaggero Veneto