Ferragosto tra musei e supermercati per chi ha scelto di restare a Udine
UDINE. Arte e cultura, ma anche la spesa al supermercato. Così ha trascorso la giornata chi è rimasto in città o si è limitato a una breve gita. E sono in tanti, forse anche a causa della crisi, almeno a giudicare dalla fila alla cassa che si è registrata in alcuni dei centri commerciali rimasti aperti.
Quasi tutti i negozi di abbigliamento sono rimasti chiusi, ma gli alimentari e i supermercati, nella maggior parte dei casi, sono rimasti aperti nella speranza di offrire un servizio gradito e fare buoni affari. E così è stato. Positivo anche il bilancio dei musei. A casa Cavazzini, a poche ore dalla chiusura 79 persone avevano visitato le mostre “Afro Basaldella e Carlo Sbisà: l’elegia del quotidiano. La decorazione murale negli anni Trenta” e “Valore e qualità. Il contributo di Gino Valle al design contemporaneo attraverso gli oggetti premiati con il Compasso d’Oro Adi”. In castello, raggiungibile anche grazie al servizio gratuito di bus navetta da piazza Libertà, poco dopo le 16.30 gli ingressi per la pinacoteca, la mostra “La trincea dei disegni. Riflessi risorgimentali nella satira e nell’illustrazione della Grande Guerra”, il museo Archeologico, la Galleria d’arte antica, la Galleria dei disegni e delle stampa, il museo friulano della fotografia e il museo del Risorgimento, erano stati 119. Al museo Etnografico di palazzo Giacomelli i visitatori erano una ventina.
Grande successo anche per il Museo diocesano e le Gallerie del Tiepolo dove intorno alle 17 erano già stati staccati più di 120 biglietti.
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