Ferrara vs Travaglio, il caos

Antipatico sketch tv a Bersaglio Mobile: i due s’azzuffano per l’assoluzione di Berlusconi e l’aria si riempie di vaffa, somaro, urla e cotillon.

di Gian Paolo Polesini

Si avventano fulminee sull’Italia le brutture di una televisione urlante e vecchia, antipatica da morire, insopportabile e insostenibile.

I messeri Ferrara e Travaglio s’insultano come dei pazzi a Bersaglio Mobile con il Mentana pronto a intervenire col secchio d’acqua in mano per dividerli come si fa coi cagnetti arrapati.

Sketch obsoleti, roba vecchia, pantaloni a zampa d’elefante, ecco, cercando similitudini concrete per far capire quanto fuori moda siano ormai le coltellate in diretta.

L’assoluzione di Berlusconi stuzzica la contesa. «Sei l’uomo più sputtanato d’Italia», accelera Ferrara. «E tu un somaro», para Travaglio.

«Ti spazzolo lo sgabello dove hai appoggiato il tuo culetto nella trasmissione con Berlusconi», ringhia il direttore del Foglio. L’altro ridacchia.

Il sor Enrico osserva e lascia fare. Poi s’accorge che qualcosa sta sfuggendo al controllo. E ammette: «Ho perso la scommessa di farvi parlare civilmente». Qualunque bookmakers avrebbe pagato la rissa a 1,2 contro il 100 in caso di chiacchiera corretta.

Giulianone è scatenato, ha la bava alla bocca. Se gli aprissero la porta dello studio gli morderebbe il cranio a Travaglio, sputando la pelle. Che Suarez diventerebbe un pivello sdentato, guarda.

«Invece di parlare di chi ce l’ha più lungo”… cerca d’imporsi inutilmente l’arbitro... ma non ce la fa, non ce la fa. Ferrara lo manda affanc… e Mentana gli toglie l’audio. Fine.

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