Ferrovia Udine-Cividale: ci sono segni di ripresa

CIVIDALE. Leggerissima, ma c’è: la risalita è cominciata, per i trasporti sulla linea ferroviaria Udine-Cividale, che nel 2013 («anno nero», sintetizza l'amministratore unico della società Fuc, Maurizio Ionico) aveva registrato un calo di passeggeri di 17.500 unità, pari al 3,9%.
Colpa, in primis, della crisi economica, che ha ridotto i posti di lavoro e di conseguenza l'utenza della littorina; un sensibile decremento, però, si era riscontrato pure a livello studentesco.
«Il 2014, invece - rende noto Ionico -, ci ha permesso di recuperare qualcosina: + 1%. Il totale dei trasportati si è aggirato, all'incirca, su quota 460 mila».
E per far sì che la lieve ripresa si consolidi bisogna giocare di strategia. Di qui il varo di alcune collaborazioni, che fanno leva sul fattore comitive: una è quella con la Gsa Udine, che ha cominciato a utilizzare il palasport cividalese; la seconda sinergia va, invece, in direzione Caritas, realtà che spesso "coordina" spostamenti di immigrati.
Il terzo filone porta alla rete di scuole I ragazzi del fiume: «In occasione della Settimana del risparmio - ricorda Ionico - abbiamo trasportato 300 bambini. Intendiamo consolidare questo tipo di cooperazione».
E a proposito di giovanissimi, verrà naturalmente riproposta l'ormai rodata opzione di "Cesarino, il treno dei bimbi", che offre ai piccoli la possibilità di viaggiare gratis se accompagnati da un adulto.
L'importo del biglietto è rimasto invariato, rispetto al 2014 (2,75 euro), mentre sono lievitati di poco quelli dell'abbonamento quindicinale e mensile; tante, in compenso, le agevolazioni introdotte a favore, come accennato sopra, dei gruppi.
Ma dal consuntivo 2014 della Fuc emergono altri dati d'interesse, che segnano importanti passi avanti. Spicca, fra tutti, il capitolo investimenti: pronti 8,4 milioni per introdurre un sistema di sicurezza Scmt (sistema di controllo della marcia del treno) sulla Udine-Cividale, «in modo da rendere la tratta 2.0».
«Puntiamo molto, infine - chiosa l'amministratore unico -, sullo scalo nella zona industriale di Bottenicco, per il quale proponiamo una diversa gestione: c'è già un importante accordo con la Faber, intenzionata a sfruttare i collegamenti su rotaia».
Bilancio, in coda. L'anno nero di cui sopra aveva accusato un passivo di 263 mila euro. Il 2014, invece, «chiude ampiamente in positivo».
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