Ferrovie Udine Cividale ripristina 48 corse al giorno con automotrici

CIVIDALE. Da martedì 24 ottobre la società Ferrovie Udine Cividale sarà in grado di garantire nuovamente tutte le 48 corse giornaliere tramite automotrici, come da contratto di servizio; per il ripristino della piena regolarità, però, bisognerà attendere il 2 novembre, quando sulla tratta tornerà in funzione anche la seconda locomotiva Stadler, a completamento del parco mezzi.
La rassicurazione è stata fornita ieri ai sindaci di Cividale e Moimacco, Stefano Balloch ed Enrico Basaldella, dall’amministratore unico della Fuc, Maurizio Ionico, al quale il primo cittadino di Cividale aveva chiesto un incontro urgente per capire la ragione dei disguidi verificatisi e per ricevere un quadro di prospettiva.
E i disservizi, come detto, dovrebbero essere presto archiviati: «Derivano dal mancato rispetto, da parte di Stadler – si legge in un verbale prodotto da Fuc e depositato in municipio –, dei tempi e della corretta attività di manutenzione dei treni: gli impegni non rispettati hanno comportato un prolungato fermo delle macchine e uno stravolgimento delle attività di manutenzione pianificate dalla società, sia per gli Stadler che per le Aln 633, tre automotrici e due rimorchiate».
La situazione venutasi a creare ha inevitabilmente influito sulla rotazione dei mezzi e sull’efficienza delle carrozze disponibili, determinando trasferimenti in officina secondo tempistiche e modalità non previste.
«Nei confronti del fornitore Stadler – si evidenzia nel documento – è in corso un contenzioso e si sta definendo una penale per le difformità rispetto agli accordi contrattuali».
I due sindaci hanno preso atto dei chiarimenti e attendono, a questo punto, gli sviluppi: «Confidiamo – dice Balloch – che l’impasse sia superata in fretta e in via definitiva. Nel frattempo, fino al ritorno all’assetto ordinario, sarà garantito l’affiancamento del servizio su rotaia con quello su gomma. La linea Udine-Cividale riveste, per noi, un’importanza strategica, tanto nella quotidianità quanto in relazione alle politiche turistiche. Sollecitiamo dunque la Regione ad assicurare attenzione al comparto: ci auguriamo si continui a investire su di esso».
Posizione analoga è espressa da Baldalella, il cui Comune, peraltro, è stato toccato dal problema in maniera lieve. Ad avere la peggio è stato il vicino paese di Remanzacco, che trovandosi proprio al centro della tratta ha accusato in più giornate ripercussioni pesanti, con utenti rimasti a terra (era stato necessario l’invio di bus aggiuntivi) e arrivati quindi a destinazione con grosso ritardo. La società, intanto, apre a possibili rimborsi annunciando che si atterrà scrupolosamente al relativo paragrafo della carta dei servizi.
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