Festa con gli ex operai per i 50 anni di storia della fabbrica Rhoss

Codroipo
Un sogno lungo 50 anni pienamente realizzato per i fondatori della Rhoss spa che, il 6 luglio 1968, le diedero vita. Festeggiato ieri con gli ex dipendenti nello stabilimento di via Oltre Ferrovia. «Grazie per le vostre storie» ha detto loro il proprietario Fabrizio Rossi che ha ricevuto in dono una targa con scritto “Il futuro è nelle tue mani, affinché possa sviluppare nuovi sogni”. Tanta, sincera e condivisa l’emozione nei cento ex collaboratori che in Rhoss hanno lavorato dal 1968 al 1980, almeno per due anni. Quasi tutti presenti gli ex ragazzi che i primi di giugno del 1968 erano partiti in treno per la Svizzera, alla fabbrica Piren, dove imparare a fare caldaie con la prospettiva di lavorare alla Rhoss, all’epoca in costruzione. I primi a partire furono sette, cui si aggiunsero altri 23. Tutto era nuovo, sia per loro che per il proprietario, Pierantonio Locatelli (1938-2016), figlio del cavalier Giulio. Realtà florida con i suoi 60 milioni l’anno di fatturato, orgoglio per il Friuli ed esempio per l’Italia: è apparsa così la Rhoss a chi vi ha operato per tanti anni e per vite intere, luminosa e all’avanguardia. «La Rhoss è la mia famiglia. Ho iniziato nel ’68 e ancora faccio assistenza» ha detto Fernando Scaini. Alberto Fabello, operaio per 30 anni, ha aggiunto: «Tutto è cambiato e tutto è stupendo. Se mi lavorassi oggi non avrei nulla di cui lamentarmi» così come per Alfredo Locatelli. «Ho trovato oggi tutti quelli che comandavano. Quante discussioni ma si stava bene così» ha detto Ermes Danussi, matricola 132 per 35 anni. Per Angelo Cudin «è stata una grande emozione tornare. Ho messo la bicicletta al “mio” posto». E poi ecco Lamberto Di Lenarda che aveva «troppa voglia di rivedere i compagni». Costantino Gastaldello ha notato che «ci sono ancora le tubazioni d’aria che ho fatto nel 1970» mentre Grazia Pighin, impiegata per 27 anni, ha affermato di essere «orgogliosa di aver fatto parte della storia della Rhoss. Il signor Pierantonio era una persona eccezionale». Negli occhi di tutti la gioia del ritrovarsi e, ancor di più, dell’essere accolti dall’attuale proprietà che ha subito detto sì e con gratitudine alla loro proposta. —
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