Feste in piscina, le proteste rischiano di farle saltare
SPILIMBERGO. «Vogliono ridurre la città a un dormitorio? Facciano pure, ma poi non si lamentino se, ed è sotto gli occhi di tutti, la città sta morendo». Parole miste di rabbia e delusione. Sono quelle di Luciano Tommasini, titolare del Perla Nera caffè, fra gli ideatori assieme alle colleghe Giovanna e Francesca Luise, gestrici del caffè Roma, e agli amici Luca Brosolo, titolare della trattoria Ivana e Secondo di Manazzons, e Federico Cremasco, di “Happy pool party”, appuntamento che, da qualche settimana, sta facendo parlare di sé.
Ogni mercoledì, spilimberghesi e non soltanto si ritrovano, a partire dalle 21, a bordo vasca dell’impianto natatorio della Favorita, messo a disposizione dall’Arca nuoto, per bere un bicchiere in compagnia e ascoltare buona musica.
Una formula accattivante che, anche mercoledì scorso, ha richiamato almeno 200 persone, tra cui molti giovani, che possono trovare così divertimento a pochi passi da casa e, soprattutto, sotto l’occhio vigile di amici e conoscenti più grandi. Una festa “low cost” che dovrebbe mettere d’accordo tutti visto che a mezzanotte si chiude, come da autorizzazione rilasciata dall’amministrazione comunale. Eppure c’è chi non ha perso occasione per fare il guastafeste, non limitandosi a esporre le proprie lamentele agli organizzatori, ma componendo, già alle 23, il 112 e chiedendo l’intervento dei carabinieri.
«Ci tengo a ribadire – prosegue il titolare del Perla Nera – che i carabinieri sono stati impeccabili. Abbiamo dimostrato loro, permessi alla mano, che avevamo le autorizzazioni perfettamente in regola. Nessuna delle persone presenti ha alzato il gomito e abbiamo lasciato l’area pulita così come l’abbiamo trovata». Il risultato è che, onde evitare lamentale, l’amministrazione comunale si riserverà di concedere settimanalmente il permesso agli organizzatori che, se il meteo lo consentirà, sperano che l’appuntamento possa proseguire sino a settembre. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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