Fibra ottica, a Udine Internet veloce in 40 mila abitazioni
UDINE. Entro la fine del prossimo anno, 40 mila abitazioni avranno a disposizione la banda ultra larga. Ovvero: Internet veloce.
Open fiber, la società partecipata da Enel e dalla Cassa depositi e prestiti, investe 14 milioni di euro in città. Poserà 35 mila chilometri di fibra.
I NUMERI
- 40 mila unità immobiliari coperte
- 35 mila chilometri di fibra ottica
- 14 milioni l'investimento di Open fiber
- fine lavori nel dicembre 2018
L’infrastruttura sarà realizzata in tutto il centro storico e nei quartieri immediatamente a ridosso, nella zona con il maggior numero di abitanti e quindi non a fallimento di mercato. Sono escluse le aree periferiche meno abitate a nord e a sud della città. Beivars, Godia e la zona sud sono tra queste.
PER SAPERNE DI PIU'
Qui i lavori inizieranno nella fase due, quella relativa alle zone cosiddette bianche dove i gestori non hanno interesse a investire.
La fase due prenderà il via entro il 2018. In entrambi i casi sarà posata la fibra ottica che, in termini di velocità di connessione, non ha nulla a che vedere con la rete esistente in rame e il segnale elettrico sottoposto a degrado anche in funzione delle condizioni meteorologiche.
FIBRA OTTICA, IL NOSTRO SPECIALE
I dettagli del progetto che consentirà ai cittadini di disporre di una connessione pari a 1 Gigabit al secondo, sia in download sia in upload, sono stati illustrati nel Salone del popolo, a palazzo D’Aronco, dove il Comune e Open fiber hanno siglato la convenzione.
Udine è la prima città in regione a dotarsi della fibra. Gli investimenti diretti di Open fiber seguiranno a Trieste, Gorizia, Pordenone e Monfalcone.
Fondamentale per la realizzazione del progetto resta la collaborazione degli amministratori di condominio ai quali Open fiber ha indirizzato una missiva con tutti i dettagli dell’operazione.
«La legge ci autorizza a entrare nei condomini, ma noi chiediamo comunque l’autorizzazione agli amministratori di condominio che non hanno l’obbligo di convocare le assemblee: possono decidere in autonomia», ha spiegato Roberto Gallo, il responsabile Network & operations area nord di Open fiber, nel ricordare che la fibra ottica arriverà nelle case gratuitamente.
I cittadini non dovranno tirar fuori un euro. Il cavo correrà in un tubo e terminerà in una scatola, simile a un contatore, che sarà installata negli spazi tecnici dei condomini. Da qui sempre l’impresa incaricata da Open fiber, li farà arrivare ai pianerottoli.
«Si tratta di un intervento non invasivo che nei condomini grandi sarà effettuato immediatamente. Nelle piccole palazzine, invece, il collegamento fino al pianerottolo sarà garantito al momento della sottoscrizione del contratto con il gestore che dal pianerottolo porterà il collegamento in casa».
Gallo e pure l’assessore all’Innovazione, Gabriele Giacomini, hanno ricordato che la fibra porterà solo vantaggi: oltre a consentire connessioni ultra rapide che i cittadini potranno sfruttare per lavorare e studiare, aumenterà pure il valore degli immobili.
Oggi la banda larga è considerata un servizio alla pari di luce, gas e acqua. «Mi aspetto – ha aggiunto Gallo – che sulla base di questa infrastruttura possano nascere nuove iniziative, compresa la comparsa di gestori di telefonia mobile locale».
«Fiber to the home è un intervento indispensabile per far entrare Udine nel novero delle città pioniere della smart technology», ha spiegato il sindaco, Furio Honsell, prima di sottolineare che «grazie a Ftth, il servizio che invito tutti i cittadini a utilizzare, anche le zone della città finora poco connesse entreranno a far parte della rete veloce.
Da anni lavoriamo sull’ampliamento delle connessioni a banda larga, in particolare quelle Ftth, ovvero fino a casa». Gli ha fatto eco Giacomini ricordando che «l’Ftth riguarderà una parte importante della città, ma successivamente sarà esteso ad altre zone».
L’intervento di Udine rientra negli investimenti diretti effettuati da Open fiber. Parallelamente, la Spa sta progettando la stessa opera in altri 216 comuni del Friuli Venezia Giulia: 135 in provincia di Udine, 50 di Pordenone, 25 di Gorizia e 6 di Trieste. L’operazione si concluderà in 36 mesi.
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