Fidanzati uccisi a Pordenone, 5 perizie per arrivare alla verità

La procura conferirà l’incarico per gli esami tossicologici su Teresa e Trifone. Entro il mese l’esito dei test sulla pistola

PORDENONE. Cinque perizie per fare luce sul delitto di via Interna. L’ultima sarà conferita martedì. La procura di Pordenone ha disposto le analisi tossicologiche sui corpi dei due fidanzati uccisi. Come mai una simile richiesta a più di tre mesi di distanza dal duplice omicidio?

La procura non vuole lasciare nulla di intentato. I reperti, peraltro, non hanno subito un deterioramento in questi tre mesi. Tutte le piste sono ancora aperte. E gli inquirenti continuano a scavare nei vari contesti sociali frequentati dai due giovani.

Utili elementi potrebbero emergere anche dalle cinque perizie. Oltre alle analisi tossicologiche, è già stata depositata la relazione del medico legale. È ancora in corso, invece, la perizia informatica. Il consulente tecnico sta esaminando un’immensa mole di dati e conversazioni sui social e la messaggistica istantanea. Sono stati posti sotto sequestro anche i due computer portatili, un iPad, l’iPhone bianco di Teresa e il cellulare di Trifone. Ogni sms o post su Facebook è passato attraverso la lente degli investigatori alla ricerca di un potenziale movente.

È atteso entro la fine di giugno, invece, il verdetto della perizia balistica, affidata a Piero Benedetti, l’esperto che ha contribuito alle indagini su Marta Russo, Carlo Giuliani e sul caso Unabomber. Una relazione che potrebbe dare la firma dell’assassino e nuove importanti informazioni sulla tipologia di pistola utilizzata dal killer. Se ne conosce, al momento solamente il calibro, 7.65. Benedetti ha chiesto una proroga di 15 giorni per la consegna dell’esito.

Infine, le analisi dei Ris di Parma. Si sa già che sulla Suzuki Alto bianca, dove i due fidanzati sono stati giustiziati, non sono state trovate tracce biologiche appartenenti a terzi, ma solamente ai due fidanzati. Si attendono i risultati dei campioni prelevati nell’appartamento di via Chioggia, dove i due ragazzi avevano iniziato a convivere, nel maggio del 2014.

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