Fidanzati uccisi a Pordenone, risolto il giallo della foto in palestra

PORDENONE. Trifone che solleva un bilanciere in palestra. Muscoli e volto tesi allo spasimo, eppure in quella smorfia di fatica sembra disegnarsi anche un sorriso. L’espressione di un atleta sicuro di sè, abituato ad allenare quotidianamente il proprio fisico, che si sta facendo immortalare con un clic da un altro amico pesista.
Sullo sfondo di quell’immagine c’è un ragazzo decisamente più esile e meno prestante di Trifone, che lo osserva con uno sguardo insondabile, che almeno apparentemente non lascia trasparire emozioni decifrabili.
Una foto che sarebbe passata inosservata, una delle tantissime che testimoniano la vigoria fisica di Ragone. Ma ora, quello scatto apre una finestra sul passato che per la prima volta permette di vedere assieme Trifone e Giosuè Ruotolo. Perchè quel ragazzo sullo sfondo è proprio Giosuè.
La foto, riprodotta nel corso dell’ultima puntata della trasmissione televisiva “Quarto grado” su Rete Quattro, è finora l’unica immagine che ritrae i due nelle stesso luogo e nello stesso momento.
L’unico indagato per l’omicidio di Teresa Costanza e dello stesso Trifone è lì, sullo sfondo, un po’ in ombra rispetto all’amico e commilitone in primo piano che sta dando ennesima prova della sua forza.
Una scena forse emblematica, nella quale più di qualcuno ha cercato di intravedere anche una lettura del rapporto interpersonale tra i due: il muscoloso e spavaldo “Trif”, con il suo fascino magnetico che gli attirava molteplici simpatie tra il gentil sesso, e il più ombroso, timido e riservato commilitone Giosuè, meno a suo agio anche nelle dinamiche sentimentali, almeno a giudicare dalle difficoltà che costellavano la relazione con la fidanzata emerse in queste ultime settimane.
Suggestioni, certo, eppure quella foto ha alimentato da subito più di un interrogativo: chi l’ha scattata e quando? Un piccolo “giallo” al quale ha dato ieri la soluzione uno dei due fratelli Ragone, Giuseppe.
La foto, scattata da un compagno di palestra nel 2013, era stata inviata dallo stesso Trifone al fratello e da quest’ultimo postata sul proprio profilo Facebook.
«Sì, me l’aveva mandata lui, un paio d’anni fa - ha raccontato ieri Giuseppe al Messaggero Veneto -. Io l’avevo messa su Facebook. Non so chi l’avesse scattata. Credo un suo amico, o comunque un altro pesista che frequentava la palestra».
La foto precede insomma di almeno un anno e mezzo la sera del 17 marzo, quando Trifone e Teresa sono stati uccisi. E testimonia il fatto che Giosuè e l’amico, oltre a essere coinquilini nell’appartamento di via
Colombo e commilitoni alla caserma di Cordenons, condividevano anche alcune sessioni di allenamento.
Un altro particolare li univa: la stessa sessione del concorso per la Guardia di finanza. Il punteggio riportato dai due amici era stato simile, anche se Giosuè era riuscito a fare un po’ meglio di Trifone: 21,6 contro 20.
Tornando al tormentato rapporto di Ruotolo con la fidanzata Rosaria, quest’ultima non vedeva di buon occhio la convivenza di Giosuè con quel brillante e solare commilitone che attirava tante ragazze (prima di conoscere Teresa e fidanzarsi).
Non a caso Rosaria, le poche volte in cui era venuta a trovare Giuosuè, lo aveva fatto solo quando Trifone non era a Pordenone per le periodiche licenze.
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