Fidanzati uccisi, cominciata in Corte d’assise la requisitoria del pm

A Udine ripercorse in aula le tappe del rapporto tra le vittime e l’unico imputato, Giosuè Ruotolo

UDINE. È cominciata oggi, giovedì 19 ottobre, davanti alla Corte d'assise di Udine, la requisitoria del pubblico ministero Pier Umberto Vallerin nel processo a carico di Giosuè Ruotolo, unico imputato per il duplice omicidio della coppia di fidanzati Teresa Costanza e Trifone Ragone, uccisi la sera del 17 marzo 2015 nel parcheggio del palazzetto dello sport di Pordenone.

LEGGI LO SPECIALE SUL DUPLICE OMICIDIO DI PORDENONE

Avvalendosi di un grafico temporale, presentato su una lavagna, il pm ha ripercorso le tappe del rapporto tra vittima e imputato, inizialmente di amicizia e poi progressivamente deteriorato fino a quando, nel febbraio 2014, al rientro dall'operazione “Strade sicure”, Giosuè e gli altri due coinquilini che dividevano l'appartamento a Pordenone con Trifone iniziarono a pensare di trasferirsi per le tensioni provocate dalla convivenza.

Fidanzati uccisi, cominciata l'udienza con la requisitoria del pm


Citando testimonianze raccolte in aula e messaggi scambiati tra i protagonisti della vicenda, il pm si è soffermato sui messaggi Facebook inviati dal profilo “Anonimo anonimo” a Teresa che «diedero un duro colpo alla relazione tra lei e Trifone», ha affermato Vallerin citando lo scambio di messaggi tra i due fidanzati.

«La condotta di Ruotolo arrivò a un passo dal far rompere il fidanzamento - ha proseguito -. Trifone volle capire da chi venivano inviati quei messaggi e i suoi sospetti si concentrarono presto su Ruotolo e sulla sua fidanzata. Non era uno scherzo.

Lo avrebbe esposto al rischio di essere denunciato. È questo il vero rischio che non poteva permettersi di correre». La requisitoria si concluderà venerdì 20.
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto