File e caldo, malori e svenimenti all’Expo

Tre studentesse dell’Isis Sacile-Brugnera si sono sentite male, difficoltà nei soccorsi. Un’insegnante: entrate bloccate, ore sotto il sole

SACILE. «Due ore di fila in entrata, ressa in uscita e svenimenti a catena: ecco l’Expo». Cronache dall’inferno di Milano di 90 studenti dell’Isis Sacile-Brugnera, ieri in visita guidata all’esposizione universale meneghina.

«Ore di attesa sotto il sole cocente: l’entrata era bloccata – è stato il messaggio su Facebook di uno degli otto docenti pordenonesi accompagnatori preoccupati –. Tre studentesse sono svenute e altre hanno avuto malori: gli operatori della Croce rossa erano in forte difficoltà a portare aiuto.

La mattinata è cominciata con un morto in autostrada: è stata una giornata vissuta tra mille ostacoli. Il problema è stato anche quello di fare l’appello a tutti i ragazzi al momento del ritrovo per il rientro a Sacile».

Gli “angeli” dell’Expo hanno distribuito acqua fresca a tutti e le ragazze si sono riprese dopo aver riposato all’ombra.

«Ne vale la pena, con meno caldo e meno ressa – hanno sintetizzato nel pigia pigia dell’uscita, ieri sera intorno alle 20 un paio di studenti dell’Isis Marchesini –. È un’esperienza unica: in tutti i sensi».

Una giornata piena di disagi. «Hanno fatto entrare tutte le scolaresche soltanto dalla porta merlata – è stata un’altra testimonianza di un professore sacilese –. Invece, altre parti erano libere: perché questa scelta? L’intasamento è stato sotto il sole cocente e non era piacevole».

Costi in concreto: 10 euro di ingresso ai tornelli dell’Expo, altri 20 andata ritorno sull’asse Sacile-Milano e hanno “pagato” in tensione e rabbia sorda anche i disservizi. La rabbia degli studenti ha una sintesi: «Disorganizzazione da vergogna».

È stato un assalto di scolaresche: tra code di centinaia di metri, tra gente assetata e sudata. «Pochi operatori rispetto alle necessità – è stato un altro giudizio di Francesco, studente provato dagli effetti del caldo nella calca nell’Expo –. Pare che abbiamo licenziato hostess e steward: il passaggio al varco di entrata e di uscita sono stati un girone infernale dantesco.

La procedura si è rallentata creando una fila all’esterno lunga anche trecento metri». L’emergenza è rientrata dopo le 20, quando le migliaia di studenti, docenti e visitatori in coda sono usciti alla disperata.

Quello di ieri non è stato il primo “assalto” degli studenti sacilesi ai padiglioni dell’Expo. «In maggio la prima visita di una sessantina di studenti di Sacile era andata liscia – hanno ricordato –, con sponsor il Rotary centenario. Ma ieri gli accessi erano degli imbuti: e si è visto quello che è successo».

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