Da Fontanafredda a Okinawa, il friulano che insegna karate in Giappone: «Vivo in un luogo magico»
La scelta di vita legata allo sport del 46enne Filippo Gaspardo, nel 2008 ha fondato la scuola dove le due culture si intrecciano

Il karate crea l’asse Fontanafredda-Okinawa: il Giappone è più vicino grazie alla passione contagiosa per lo sport orientale di Filippo Gaspardo: è maestro nell’arte marziale che ha radici nell’isola nipponica. Il karateka Gaspardo è pendolare da Fontanafredda a Okinawa («vivo ormai nell’isola», dice Gaspardo) per insegnare un’arte antica che accorcia le distanze tra continenti e culture. Lo sport cambia la vita e gli orizzonti.
«Il gagliardetto del Comune di Fontanafredda è stato un dono per Okinawa e la bellezza di questa terra mi ha conquistato»: Gaspardo lo racconta nei videoclip, un diario del cuore e del karate del maestro che ha fondato, nel 2008, la scuola dove le due culture si intrecciano nello sport. «Okinawa è un luogo magico da visitare e che rimane nel cuore, quando impariamo ad ascoltare e rispettare il suo spirito – spiega il maestro karateka –. La grande bellezza della natura e lo spirito del tempo sono unici, qui». Lui è cintura nera e maestro della scuola di karate nell’isola dove si trova da vari anni: Gaspardo crea ponti e affetti tra il Celeste impero e l’Occidente.
«Vivo in un villaggio tradizionale rimasto quasi intatto nei valori dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale – è un’altra pagina del diario di Gaspardo –. Si nota l’influenza cinese in varie isole dell’arcipelago che ne conta più di 150». Presidente e responsabile dell’Okinawa karate Meibukan Goju ryu Italia, il karateka di Fontanafredda è un alfiere di civiltà e due stili di vita. «Okinawa, nella Prefettura giapponese che si trova nel Mar Cinese orientale, tra Taiwan e l’arcipelago nipponico – ha spiegato agli amici di Fontanafredda –. Sono ambasciatore in Europa del karate della scuola di Okinawa, e risiedo in questo stupendo angolo del mondo. Studio le arti marziali confrontandomi con i colleghi giapponesi e con altri “Sensei” provenienti da tutto il mondo». Anche a 46 anni, l’amore per lo sport può cambiare la vita e gli orizzonti. «Okinawa è un paradiso di mare e natura. Nel 2016 ho conquistato il ruolo di Shibucho, cioè responsabile per l’Europa della Okinawa Meibukan Ikemiyagi Goju ryu Ti: è un titolo molto importante e riconosciuto dal governo giapponese».
«Da 15 anni sono pendolare tra Fontanafredda e l’isola del cuore, ma da circa quattro vivo stabilmente qui». Quando arrivano segnali di razzi lanciati dalla Corea del Nord, come è capitato nel 2024, non perde l’aplomb: a volte i missili balistici si inabissano nel Mare del Giappone.
«La comunità di una trentina di italiani a Okinawa non è in allarme – ha ripreso Gaspardo –. Abbiamo un paio di basi militari americane e stiamo tranquilli». A Fontanafredda ci sono le radici. «Non ho famiglia se non quella del mio maestro – spiega –. Okinawa è un posto meraviglioso, abitato da un popolo con un fascino profondo e la loro accoglienza mi ha conquistato». Di tornare a Fontanafredda, almeno per il momento, il maestro karateka proprio non parla.
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