Film porno e atti osceni con i bimbi: condannato a tre anni

UDINE. Gli avevano detto di fidarsi di quel padre putativo che sua mamma aveva sposato dopo anni di solitudine. E così ha fatto. Nella sua mente di bambino i film sconci che quell’uomo faceva vedere a lui e alla sua amichetta avevano qualcosa di sbagliato, come pure i gesti che il suo patrigno faceva e i giochi che gli proponeva.
Per quegli atti, che sono proseguiti per un anno, l’uomo, un autotrasportatore di 54 anni residente nei pressi di Udine, ieri è stato condannato a tre anni di reclusione e al risarcimento di 25 mila euro a ciascuna delle parti.
La vicenda è approdata dal giudice per l’udienza preliminare Daniele Faleschini Barnaba del tribunale di Udine. Non facile ripercorrere i diversi passaggi della vicenda che ha visto vittime innocenti due bambini di nemmeno dieci anni.
Tutto era iniziato durante uno dei viaggi che l’autotrasportatore effettuava nell’Est europeo. Aveva conosciuto così una donna molto più giovane di lui che viveva con il figlioletto e se l’era sposata.
Una decisione maturata piuttosto in fretta, e con altrettanta fretta la donna si era trasferita in Friuli con il bambino. Ma i rapporti fra i due si erano incrinati poco dopo, la convivenza era diventata difficile e la donna, a volte usciva con un’amica il sabato sera. In quelle serate affidava il bambino e la figlia di un’amica al compagno.
È durante quelle serate che l’uomo avrebbe approfittato della situazione guardando film a luci rosse e masturbandosi in presenza dei bambini, non solo, avrebbe suggerito loro giochi erotici arrivando a toccarli nelle parti intime.
Atti ripetuti nel tempo, che si sarebbero protratti da gennaio 2014 all’inizio del 2015. O almeno questo è ciò che è emerso dal racconto dei bambini sui quali il giudice ha disposto un incidente probatorio.
Per tutto quel tempo nessuno dei bimbi però avrebbe parlato, forse perchè turbati e intimoriti dalla presenza dell’uomo e da eventuali ripercussioni. Ma quando nel 2015 la coppia si è separata hanno raccontato tutto. L’uomo ha ammesso i fatti davanti ai carabinieri, pur ridimensionandoli.
I suoi difensori, avvocato Rino Battocletti e Francesca Lauzutti hanno scelto di procedere con il rito abbreviato. Dalla pubblica accusa, rappresentata da Annunziata Puglia, è arrivata una richiesta di condanna dell’imputato a sei anni, cui si è associato l’avvocato di parte civile Emanuele Iuri che ha chiesto una provvisionale di 50 mila euro per il bambino e di 25 mila euro per la bimba.
Il gup ha ritenuto di condannare l’uomo a tre anni di reclusione. »Attendo il deposito delle motivazioni, ma sicurametne faremo appello» ha anticipato l’avvocato Battocletti soddisfatto comunque per il riconoscimento delle attenuanti. Perplesso l’avvocato Iuri a fronte della modesta entità della pena. «Specie considerando che la condotta è proseguita nel tempo».
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