Filmava gli incontri hard idraulico condannato

UDINE. Ha filmato di nascosto i rapporti sessuali avuti con la compagna e l’amante, e quando entrambe le relazioni sono naufragate non ha esitato a ricattare le due donne minacciando di diffondere i video a luci rosse. Già condannato a un anno e 8 mesi per stalking, ieri Bruno Tonizzo si è preso anche 3 anni e 6 mesi per tentata violenza privata e tentata estorsione.
L’idraulico di 69 anni residente a Campoformido era stato trascinato in tribunale con le accuse di stalking, danneggiamento e tentata estorsione, ma il giudice monocratico Mauro Qualizza aveva riqualificato il capo di imputazione da tentata estorsione a tentata violenza sessuale ritenendo che le minacce fossero finalizzate soprattutto all’ottenimento di una prestazione sessuale. E ieri il giudice per le udienze preliminari, Paolo Lauteri, accogliendo le richieste del pm Andrea Gondolo, ha condannato Tonizzo per tentata estorsione (solo nei confronti dell’amante) e tentata violenza privata. Un “declassamento” di reato che fa ben sperare l’avvocato difensore, Luciano Missera. «Sicuramente ricorrerò in appello - annuncia - perché la tentata violenza privata potrebbe rientrare nello stalking. Il declassamento è positivo, ma la pena complessivamente è sicuramente alta per un pensionato che abita in affitto e che ha avuto anche problemi di cuore».
Il giudice ha disposto pure un risarcimento di 15 mila euro per le due donne che si sono costituite parte civile con l’avvocato Alberto Tedeschi.
Il comportamento persecutorio di Tonizzo era cominciato nel 2009, dopo che entrambe le relazioni - quella sentimentale, con una 60enne straniera, e quella di sesso a pagamento, con una “escort” friulana di 37 anni - erano finite non per volere dell’uomo. La rottura era avvenuta nel giro della stessa estate e lui, nel disperato tentativo di recuperare le loro attenzioni, non aveva esitato a sfoderare quello che aveva ritenuto il proprio asso nella manica: una sessantina di filmini a luci rosse, rubati nell’intimità dei loro amplessi, senza che nessuna delle due si accorgesse di niente, e diligentemente scaricati e ordinati, poi in una collezione di dvd. Un archivio “scottante” che Tonizzo si era detto pronto a spedire, da una parte, ai figli e al datore di lavoro dell’ex compagna e, dall’altra, al fidanzato dell’amante, che si era resa disponibile a incontrarlo una volta ogni tanto per “arrotondare” le entrate.
La 37enne gli aveva anche consegnato mille euro in cambio della promessa di terminare le richieste di ulteriori prestazioni sessuali e di non diffondere i video. Promessa poi non mantenuta. A spezzare la catena di ricatti è stata la 60enne straniera, stanca di subire le molestie di quello che era stato il suo fidanzato. Alla sua denuncia è seguita quella dell’altra donna. Le indagini e le perquisizioni dei carabinieri hanno fatto il resto incastrando l’anziano che adesso si ritrova a dover scontare una condanna complessiva di 5 anni e 2 mesi.
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