Finestre chiuse nelle scuole, a Sedegliano misure speciali in mensa

Il sindaco Ivan Donati interpella l’ateneo sul da farsi: l’utilizzo di veleni per porre fine all’emergenza è sconsigliato

SEDEGLIANO. Continua l'emergenza cimice asiatica. Finestre chiuse anche ieri all’Istituto comprensivo di Sedegliano per impedirne l’accesso. Complice la temperatura mite nelle zone colpite dall’insetto la situazione non è mutata. Raccolti in modo meccanico diversi sacchi ricolmi di insetti.

Anche la zona della mensa, oggi funzionante, dovrà essere preservata dall'occupazione della cimice marmorata asiatica.

«Un’invasione – spiega il dottor Paolo Tonello direttore del servizio Fitosanitario dell'Ersa – data dal fatto che le cimici per svernare tendono ad unirsi emettendo un segnale chimico, il ferormone di aggregazione. Abbiamo messo in atto prove sperimentali qui in Friuli – spiega Tonello - tutta Italia si sta interrogando su questo fenomeno che viene studiato anche Svizzera.

Bisogna tarare anche gli interventi chimici, I prodotti fitosanitari si possono usare con precisi limiti e quindi bisogna approfondire i vari comportamenti degli insetti per individuare le modalità di intervento. Il fatto che ora stiano nelle case è sì un fastidio – aggiunge il direttore dell'Ersa – ma è il momento migliore in cui si può approfittare per sopprimerle. Il metodo meno spiacevole sarebbe quello di annegare gli insetti in un recipiente di acqua con l'aggiunta di normale detersivo.

Quest'ultimo scioglie le cere di cui la cimice asiatica è protetta provocandone la morte». Il problema comunque resta importante per i danni subiti dagli agricoltori del sedeglianese «con una perdita di più del 50% della raccolta frutticola» conferma il direttore della Coldiretti Udine Danilo Merz.

«Siamo molto preoccupati per la situazione aggiunge il direttore Merz – perché non si ha il modo di arginare il fenomeno. Anche diversificando le colture non si estinguono gli insetti che si insediano in ogni tipo di coltura frutticola, orticola, erbacea. La bibliografia dice che un insetto antagonista importato dal Giappone potrebbe arginare il fenomeno. Ma l’Unione Europea non ha verificato i danni che l'eventuale inserimento del nuovo insetto potrebbe arrecare alla biodiversità».

Il sindaco di Sedegliano Ivan Donati si è rivolto anche all’Università di Udine la quale ha sottolineato come che l'utilizzo di veleni non è compatibile nè consigliabile.

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