Fingeva di vaccinare i bambini, Emanuela Petrillo condannata a 8 anni e sei mesi
UDINE. Emanuela Petrillo, l’ex assistente sanitaria di Spresiano (Treviso), oggi 35enne, accusata di avere finto di iniettare la dose vaccinale a centinaia di bambini, tra il 2009 e il 2017, è stata condannata a 8 anni e 6 mesi.
È durata quasi un' ora, nel pomeriggio di martedì 1 marzo, davanti al tribunale collegiale di Udine presieduto dal giudice Paolo Milocco (a latere, i colleghi Carla Missera e Nicolò Gianesini), l’arringa dell’avvocato Paolo Salandin, difensore dell’imputata, che anche in quest'udienza, come per il resto del processo, non si è mai presentata in aula.
Il procuratore aggiunto di Udine, Claudia Danelon, aveca chiesto la sua condanna a complessivi 9 anni e 6 mesi di reclusione: l'imputata era stata accusata di peculato, falso e omissione d’atti d’ufficio.
L’inchiesta partita dalla denuncia sporta il 16 giugno 2017 dall’Ulss n.2 di Treviso, dove Petrillo si era trasferita e aveva lavorato, fino al licenziamento per giusta causa, dopo avere prestato servizio al distretto di Codroipo (con sedute vaccinali anche nelle sedi di Udine e San Daniele) dal 2009 al 2015. Era stata l’assistente sanitaria che il precedente 8 giugno aveva lavorato con lei a segnalare alcune «stranezze» nel suo operato. I riscontri ai dubbi manifestati alla direzione sanitaria erano arrivati fin dalla prima indagine sierologica condotta su un esiguo campione di bambini.
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