Finto sacerdote e medico denunciato per truffa

SPILIMBERGO. In casa aveva documenti, tesserini medici e anche paramenti da sacerdote. Tutto rigorosamente falso. Angelo Malannino, 62 anni, originario di Catania, residente a Spilimbergo e temporaneamente domiciliato a Tor San Lorenzo (Roma), è stato denunciato dai carabinieri di Aprilia, in provincia di Latina, mentre stava cercando di mettere in piedi l’ennesima truffa milionaria, attraverso l’acquisizione di titoli bancari e falsi documenti d’identità. Aveva già predisposto tutte le carte per la compravendita di una finta struttura sanitaria ad Aprilia. Risultando sulla carta acquirente della struttura, si stava organizzando per rivenderla a imprenditori locali interessati. La truffa è stata sventata grazie all’intervento dei carabinieri, che hanno denunciato Malannino per i reati di sostituzione di persona, falsità materiale, falsa attestazione a pubblico ufficiale e usurpazione di titoli.
Nell’appartamento che aveva a Tor San Lorenzo i carabinieri hanno infatti rinvenuto carte e documenti falsi, una borsa da medico contenente materiale sanitario, tessere di riconoscimento per medici e addirittura paramenti da sacerdote e falsi timbri del Vaticano. Le gesta di Malannino hanno fatto il giro d’Italia sul finire degli anni 90, anche se la sua prima truffa risale al 1972. Nel 1992 fu denunciato a Pompei per esercizio abusivo della professione medica e usurpazione di titoli. Nella città campana l’uomo era riuscito non soltanto a spacciarsi per sacerdote e a celebrare messa, ma anche a prescrivere cure mediche nonostante non avesse alcun titolo. Nel 1995, per sei settimane si finse sacerdote nella chiesa cattolica St. Wilfrid di York, nel nord dell’Inghilterra. In quell’occasione fu condannato a tre mesi di prigione. Nonostante il carcere, tornò alla ribalta nel 1999, stavolta in Veneto, e quindi nella seconda metà degli anni Duemila in Friuli, facendo base a Spilimbergo, dove aveva preso la residenza. In particolare nel 2007 si era finto neurochirurgo di fama internazionale per acquistare l’ex convento dei frati di Cormons allo scopo di trasformarlo in struttura per malati terminali. In questa veste si era presentato ai frati e all’economo responsabile illustrando la sua volontà di acquisire l’immobile e di ristrutturarlo potendo contare su un’eredità di 8 milioni di euro lasciatagli da un parente. Dopo di che era però sparito. Le indagini avviate dai carabinieri avevano portato a un’imputazione di tentata truffa per la quale il 62enne ha patteggiato lo scorso anno sei mesi di reclusione, convertiti in 6 mila 840 euro di multa. Malannino è stato anche condannato a 5 mesi di reclusione per insolvenza fraudolenta per non avere pagato alla concessionaria Sina di Spilimbergo il noleggio di un’auto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto