Fiorello a Udine: "A giugno ci sarà una sorpresa"

UDINE. Fiorello gironzola per la città. Cerca ispirazioni. L’ora del Rosario funziona così. (Martedì 15 e mercoledì 16 al Giovanni da Udine, tappa friulana di un lungo tour italico).
Uno show work in progress. Una base lui ce l’ha, è evidente. Poi la infiora.
Come? Piglia spunti camminando. Entra nei locali, si ferma a fare due chiacchiere con gli autoctoni, ruba immagini, sensazioni, scova tic, fa bottino, insomma. La prima galleria fotografica della Udine by night («Wonderful», posta) è di stamattina, lunedì 14.

Già domenica notte Rosario si è sguinzagliato da solo nella city. Piazza Libertà, San Giacomo, Mercatovecchio con annesse viuzze, entrata tronfia del castello, Loggia del Lionello, selfie con lo sfondo del Tempietto di San Giovanni. Foto pure carucce.
Altro selfie, stavolta diurno, con le “frutis di Udin”, uno scatto con un vassoio di prosciutto in una mano e, nell’altra, il “tai di vin” e con l’amico “napoloudinese” Massimo Robiony, celebrato prof maxillo-facciale. Per intanto, questo è.
Avvicinarlo con un appuntamento è impossibile. «Non ha tempo per i giornalisti», ci spiffera il suo ufficio stampa.
«Se lo incontri per caso, lui è disponibile, altrimenti, amen».
Dal Periscope, però, - steso nel letto d’albergo - Fiore qualcosa dice.
Tipo: «A giugno, ragazzi, ci sarà una mega sorpresa. Quale? Non ve la dico». E altre cosucce interessanti. Ve le diremo. Prossimamente.
Ah, gli è piaciuto il “nostro” saluto: Mandi, cemût? «Ma chi è mut?», si è chiesto. Fiorello, lascia perdere, lingua complessa è.
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