Firma in caserma dai cc, poi fa la rapina

Pasiano, arrestato Giacomo De Bortoli, 46 anni, sospettato del colpo alla farmacia Sanson di Cecchini

PASIANO. Rapina alla farmacia di Cecchini, caso risolto dai carabinieri della stazione di Prata. Ieri, in esecuzione dell’aggravamento della misura dell’obbligo di firma cui era vincolato, è stato portato in carcere Giacomo De Bortoli, 46 anni, giardiniere di Prata. L’ordinanza, firmata dal giudice per le indagini preliminari Alberto Rossi, era stata chiesta dal pubblico ministero Monica Carraturo, una volta valutati gli elementi indiziari raccolti dai militari dell’Arma al comando del maresciallo Massimo Scarda.

La rapina era avvenuta all’orario di chiusura della farmacia Sanson, in via Garibaldi, venerdì alle 12.30. Un uomo, a volto scoperto, era entrato chiedendo un antidolorifico. Non appena la farmacista era tornata al banco col prodotto, lui aveva estratto un taglierino, intimandole di consegnare i soldi della cassa, 600 euro. Con quelli il rapinatore era fuggito, verso Pasiano.

Analizzate le modalità del colpo, i carabinieri di Prata hanno vagliato alcune posizioni. Con la foto di Giacomo De Bortoli, difeso dall’avvocato Carla Panizzi, sono tornati in farmacia e l’uomo è stato riconosciuto. A quel punto è stata chiesta la misura cautelare. E’ stata eseguita ieri, perché l’uomo si era allontanato da casa, per qualche giorno, con l’auto della madre.

Si tratta di un aggravamento di provvedimento già in atto, attuato dopo una perquisizione domiciliare. Giacomo De Bortoli prima era andato in caserma a firmare, per obbligo, poi sarebbe andato a compiere la rapina. Il 28 maggio scorso, peraltro, aveva patteggiato un anno e mezzo di reclusione e 300 euro di multa, senza la sospensione condizionale della pena, per un’altra rapina, compiuta il 27 febbraio al supermercato A & O di Prata.

Quel giorno, giunto alla cassa, a volto scoperto e senza armi, aveva tenuto per un braccio la cassiera e arraffato 400 euro in contanti. Era stato denunciato a piede libero, sottoposto all’obbligo di firma. La misura era tuttora in atto, in attesa che la pena patteggiata due mesi fa diventasse esecutiva.

Il 7 novembre 2006 Giacomo De Bortoli aveva patteggiato due anni e nove mesi per un’altra rapina, il 16 ottobre, ai danni della farmacia Poletti, a Brugnera. All’epoca, giunto davanti al bancone, impugnando un cacciavite si era fatto consegnare 700 euro contenuti nel registratore di cassa.

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