Tagliamento, no alla mozione: accuse e proteste in consiglio comunale a Gemona

Il sindaco Revelant ha chiesto solidarietà nei confronti dei Comuni della Bassa. I consiglieri di minoranza si sono seduti fra il pubblico in segno di dissenso

Sara Palluello
L’aula del consiglio comunale a Gemona con i banchi della minoranza vuoti
L’aula del consiglio comunale a Gemona con i banchi della minoranza vuoti

Accuse, insulti e momenti di tensione. È stato un consiglio comunale tutt’altro che ordinario quello che nella serata di lunedì 17 febbraio a Palazzo Boton,  a Gemona, ha visto l’opposizione abbandonare i banchi per sedersi tra il pubblico.

La seduta si è rapidamente trasformata in un confronto acceso sull’ordine del giorno, che secondo la minoranza non rispettava i temi urgenti presentati a novembre (sanità e Tagliamento).

Il consigliere Sandro Cereghini di Progetto per Gemona ha criticato la gestione della convocazione, appoggiato dal capogruppo Sandro Venturini, sottolineando l’importanza delle questioni sollevate. Dal canto suo, il sindaco Roberto Revelant ha difeso l’operato dell’amministrazione, ribadendo che ogni decisione viene presa in accordo con gli uffici e che l’ordine del giorno sarebbe stato discusso prima di affrontare le proposte dell’opposizione.

I componenti dell’opposizione comunale seduti fra il pubblico in segno di protesta
I componenti dell’opposizione comunale seduti fra il pubblico in segno di protesta

Una decisione che ha provocato l’abbandono dei banchi e l’accusa, da parte del sindaco, di una scarsa propensione al dialogo costruttivo, un problema che, secondo lui, si ripresenta spesso.

Importante è stata l’approvazione della variazione al bilancio di previsione 2025-2027, votata dalla sola maggioranza. Tra gli interventi previsti, spicca un contributo regionale straordinario di 1,8 milioni di euro per il recupero funzionale di Palazzo Scarpa, evitando un indebitamento inizialmente previsto per la stessa cifra. Altri fondi sono destinati alla riqualificazione del polisportivo di via Velden (700 mila euro), al recupero del Colle del Castello con risalita meccanizzata e recupero ex cisterna (900 mila euro), oltre alla valorizzazione dei giardini storici (513.742 euro).

Per coprire il cofinanziamento è stato autorizzato un mutuo di 1.237.567 euro.

La variazione di bilancio prevede anche investimenti nei servizi culturali e sociali, tra cui 95.160 euro per la digitalizzazione del patrimonio della Biblioteca Civica e 100 mila euro per la catalogazione delle schede del Museo di Palazzo Elti. Sono inoltre previsti 50 mila euro per il potenziamento delle infrastrutture del trasporto pubblico locale. L’opposizione è rientrata in aula per la discussione delle mozioni e interrogazioni, con una tensione rimasta palpabile per tutta la durata del dibattito ed esplosa, anche tra il pubblico presente, a causa dei due ordini del giorno sul fiume Tagliamento.

Progetto per Gemona ha chiesto al Consiglio di esprimersi contro la costruzione della traversa di Dignano, ma la richiesta non è stata accolta.

La maggioranza ha respinto anche la proposta di condividere la posizione negativa della minoranza sul progetto di costruzione di una condotta di collegamento tra il canale Sade e il sistema derivatorio Ledra-Tagliamento per il recupero parziale della portata discarico della centrale di Somplago da realizzarsi nei Comuni di Osoppo, Trasaghis e Gemona del Friuli.

Nel consiglio straordinario congiunto del 17 ottobre, i Comuni di Trasaghis, Bordano, Osoppo e Cavazzo Carnico si erano espressi all’unanimità contro quest’opera. Quando Revelant ha illustrato il suo punto di vista volto a garantire solidarietà ai paesi della Bassa e i pareri tecnici favorevoli a un intervento per mitigare i rischi di piene ed esondazioni, dal pubblico si sono levate proteste e le grida “vergogna”.

Alcuni consiglieri comunali bipartisan dei Comuni contermini e rappresentanti di comitati locali, tra cui il Comitato La Risorgiva di Osoppo, hanno abbandonato la sala in segno di dissenso.

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