Fognatura d’obbligo per oltre 500 case

Cervignano, il caso sollevato da Rossetti: costi anche per i cittadini. Il sindaco Savino chiederà al Cafc di poter rateizzare i pagamenti
ANTEPRIMA cervignano municipio
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CERVIGNANO. Nei prossimi due anni, oltre cinquecento famiglie di Cervignano avranno l’obbligo di allacciarsi alla rete fognaria già esistente. Si parla di una trentina di vie. Inevitabili i costi per l’allacciamento, in certi casi un salasso. Il Comune, annuncia il sindaco, proporrà al Cafc una rateizzazione in caso di somme rilevanti.

La questione è emersa giovedì sera, durante il consiglio. «Uno dei problemi più grossi che interessa il nostro territorio – precisa il capogruppo della civica “Le Fontane”, Antonio Rossetti - è la carenza in fatto di rete fognaria. Tramite un’interrogazione presentata in consiglio abbiamo chiesto al sindaco di verificare quanto, nei giorni scorsi, mi era stato riferito da alcune fonti secondo le quali tanti cervignanesi dovranno allacciarsi alla rete fognaria già esistente. Il sindaco ha confermato.

«Si parla di circa cinquecento utenze che, nei prossimi due anni, saranno obbligate ad allacciarsi. Lo stesso sindaco ha elencato una trentina tra vie e piazze, tra cui borgo Salomon, piazza Marconi, Capoia, via Aquileia, Largo Oberdan, piazza Unità e via XXIV Maggio. Il centro, nei prossimi due anni, sarà interessato da lavori a dir poco rilevanti».

Aggiunge Rossetti: «Ci saranno dei costi. Sul suolo pubblico pare interverrà il Cafc, mentre sulle proprietà private i costi saranno a carico dei residenti. Si parla anche di qualche migliaio di euro. Il sindaco ha proposto l’attivazione di uno sportello per aiutare i residenti a gestire la problematica. Se “Le Fontane” non avesse presentato l’interrogazione, questo problema sarebbe stato tenuto nascosto. La colpa non può essere imputata all’attuale sindaco, ma a chi lo ha preceduto: gli ex sindaci Paviotti e Travanut, i quali, per decenni, non si sono preoccupati di effettuare gli interventi che ora i cittadini dovranno pagare».

Il sindaco risponde: «Quando, negli anni 90, sono stati eseguiti importanti interventi di realizzazione della rete fognaria, l’allora Tubone aveva invitato i cittadini ad allacciarsi. Qualcuno l’ha fatto, altri no. La problematica è nota da tempo. Esiste l’obbligo di allacciamento e per questo, assieme al Cafc (il ragionamento riguarda anche San Giorgio e Torviscosa), abbiamo messo in atto una procedura per fare in modo che questi allacciamenti vengano effettuati. In molti casi si tratta di interventi di modesta entità (per le abitazioni costruite o ristrutturate dopo il 1980 i lavori saranno eseguiti dal Cafc), mentre per quanto riguarda le altre situazioni ci stiamo muovendo affinché l’intervento venga gestito dal Cafc ad un prezzo calmierato e con rateizzazione».

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