Fognature, piano contro l’inquinamento

Affidato lo studio sulle criticità della rete. Da Hydrogea un milione per ampliare il depuratore. Conficoni: è un primo passo
Di Stefano Polzot
Bumbaca Gorizia Il depuratore
Bumbaca Gorizia Il depuratore

Scatta il piano per contenere uno dei problemi ambientali più importanti della città, ovvero lo sversamento dei liquami dal depuratore della Burida per effetto delle acque parassite che vengono convogliate in fognatura. L’amministrazione comunale, infatti, ha assegnato all’associazione temporanea d’impresa composta da D’Orlando & associati e More la gara per lo studio del fenomeno.

Un incarico, pari a 116 mila 741,73 euro, finanziato per il 50 per cento dal Comune e per l’altra parte da Hydrogea, la società, controllata dal municipio, che gestisce il servizio idrico integrato in 20 comuni, tra cui il capoluogo.

«Il fatto che la fognatura sia prevalentemente di tipo misto, ovvero raccolga sia le acque bianche derivanti dalle precipitazioni meteoriche che quelle nere degli scarichi domestici e industriali - spiega l’assessore all’Ambiente, Nicola Conficoni - unitamente all’infiltrazione di acque sorgive nella rete, fa sì che oggi il depuratore di via Burida non riesca a ricevere efficacemente tutto il refluo che a esso viene indirizzato. Il piano generale delle fognature prevede di superare questa annosa criticità attraverso la separazione delle reti: in questo modo, infatti, solo le acque nere saranno avviate all’impianto per essere trattate mentre quelle bianche, di pioggia e di risorgiva, potranno essere recapitate direttamente nei corpi idrici (rogge o fiumi)».

Il problema è che sarebbe necessario un investimento di decine di milioni di euro, troppo per i bilanci esangui del municipio come pure per la programmazione da parte dell’Ambito. L’effetto diretto, infatti, sarebbe quello di elevare le bollette, visto che gli investimenti sulla rete, per legge, devono essere finanziati attraverso i ricavi della gestione.

«Per risolvere in tempi brevi e a costi inferiori il problema dell’incapienza del depuratore - continua Conficoni – l’intenzione è quella di ampliare l’impianto. Il progetto preliminare predisposto da Hydrogea è al vaglio della conferenza dei servizi e comporta una spesa di un milione 125 mila euro. Contestualmente è necessario limitare il refluo in ingresso, effettuando prioritariamente quegli interventi che consentono di eliminare gli apporti di acque parassite. Da qui l’opportunità di ricercarli, localizzarli e misurarli (allo scopo verrà eseguita una campagna di rilievi e teleispezioni) da parte dell’Ati incaricata».

Il cronoprogramma prevede che lo studio venga consegnato la prossima primavera. Nel frattempo Comune e Hydrogea stanno anche operando per implementare e collegare al depuratore la rete fognaria. In fase di progettazione gli interventi in via Gorizia, vicolo delle Mura, via Cavallotti e Vallenoncello che si aggiungono a quelli portati a termkine nei seguenti ambiti: via Molinari, via Roggiuzzole, via Trento, via Trieste, via San Valentino (presso il laghetto San Carlo), via Colombo e via Vespucci, via Marco Polo, piazza Costantini, via Somalia, via Eritrea, via delle Acque, via Vittorio Veneto e via Dogana.

Il piano degli investimenti approvato dall’Autorità d’ambito ha stanziato nel 2013 un milione di euro per l’esecuzione dei lavori. «Le risorse messe in campo - conclude Conficoni - in un momento di difficoltà economica attestano la volontà di affrontare il primo problema ambientale della città».

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