Fontanini: «I soldi per Pramollo usiamoli per finire la ciclovia»

La provocazione del presidente della Provincia di Udine. Il sindaco e senatore De Monte: «È un attacco personale»

PONTEBBA. In tempo di crisi non si possono tenere in un cassetto 42 milioni di euro per un progetto di cui si parla da cinquant’anni. Meglio impiegare una parte di queste risorse subito, per opere immediatamente cantierabili. È il ragionamento portato avanti dal presidente della Provincia Pietro Fontanini, che lancia una provocazione: utilizzare 3 dei 42 milioni messi da parte dalla Regione per il progetto di polo sciistico transfrontaliero tra Pontebba e Pramollo per completare la pista ciclabile Alpe Adria. Una posizione che ha provocato lo sdegno del sindaco di Pontebba (nonché senatore) Isabella De Monte, oltre ad aver infuocato il dibattito dei cittadini sui principali social network.

«Perché non attingere dal sostanzioso plafond regionale assegnato al progetto Pramollo quelle risorse utili per completare l’infrastruttura? L’integrazione – chiarisce Fontanini – consentirebbe di realizzare e rendere fruibile la parte più a nord della ciclovia, garantendo la percorribilità completa da Tarvisio a Gemona e la conclusione del tronco successivo Gemona-Palmanova».

Alla Provincia mancano 3 milioni di euro per completare l’opera fra Resiutta e Venzone. Una boutade, quella del presidente Fontanini, che nelle prossime settimane sarà formalizzata all’assessore regionale alle infrastrutture Mariagrazia Santoro. Riguardo al progetto Pramollo, Fontanini invita a un’ulteriore riflessione. «Qual è l’intenzione dell’attuale giunta al riguardo? Una decisione o quanto meno un’indicazione è necessaria. Perché – propone il presidente – non investire gli oltre 40 milioni di euro per potenziare i poli sciistici già funzionanti e qualificare ulteriormente l’offerta invernale del Fvg?». La delibera regionale con la dichiarazione del pubblico interesse è già pronta.

Manca solo il via libera della giunta Serracchiani. «Sono serena – assicura il sindaco Isabella De Monte – tra breve incontrerò i vertici della Regione, ma sono consapevole che in questo momento le priorità della giunta siano altre». Sulla provocazione lanciata da Fontanini, la senatrice aggiunge: «Le parole di Fontanini altro non sono che un attacco personale nei miei confronti. Un politico e amministratore di lungo corso, del resto, conosce il funzionamento delle procedure di gara pubblica e le modalità di destinazione dei fondi regionali. I soldi non possono essere spostati qua e là a piacimento. La cosa che più mi meraviglia – precisa – è il messaggio che il presidente della Provincia trasmette riguardo al nostro Friuli. Non si può pensare che la tutela del Friuli sia solo “cartelli stradali bilingue”: i valori più importanti sono l’unità e la solidarietà. Un Friuli diviso sugli obiettivi – chiosa De Monte – non è quello che dobbiamo auspicare».

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