Fontanini: sì alla mega Provincia, no all’Associazione dei comuni

Il candidato del centrodestra alla presidenza di palazzo Belgrado: la Regione deve sviluppare di più la competenza legislativa. E per gestire la viabilità si punta alla fusione di Autovie Venete, Fvg-strade e Provincia
Udine 02 Aprile 2013 pdl fontanini Copyright pressTurco
Udine 02 Aprile 2013 pdl fontanini Copyright pressTurco

UDINE. No all’abolizione della Provincia e al ritorno delle Associazione per lo sviluppo territoriale (Aster). Il presidente uscente della Provincia, Pietro Fontanini, in veste di candidato alla presidenza dell’ente di palazzo Belgrado, propone una mega provincia che unisce Udine, Gorizia e Pordenone in grado di tutelare il popolo friulano e di sostituire la Regione nella gestione dei servizi. «La Regione - ha spiegato Fontanini nel corso della conferenza stampa di presentazione del suo programma - deve sviluppare di più la sua competenza legislativa, non può limitarsi solo a ratificare le norme emanate dal Governo. Spero che il prossimo Consiglio regionale si occupi meno dei contributi alle parrocchie e alle bocciofile e di più dei contatti di area vasta con i vicini paesi europei».

Il presidente ha spiegato, infatti, che il modello trentino delle province autonome non è proponibile in Friuli perché richiederebbe «un passaggio in Parlamento e di questi tempi sarebbe un suicidio».

Allo stesso modo la coalizione che sostiene Fontanini (Pdl, Lega, Udc, Fli-La Destra e Movimento autonomista friulano) punta sulla creazione di Comuni con un minimo di 5 mila abitanti. Il presidente, invece, da sempre contrario alla costituzione di Friuli Venezia Giulia strade, si è detto convinto che «per gestire al meglio la viabilità ex Anas bisogna arrivare alla fusione tra Autovie Venete, Fvg strade e la Provincia, creando una società presente a livello territoriale».

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