Formigoni vs Crozza: stavolta è querela

di Gian Paolo Polesini
E il Formigoni, col Crozza, stavolta si è proprio girà de bal.
Adesso, poi, si spreme volentieri La grande bellezza. Gran sputtanate sul web, però chiunque è prontissimo a usarla quando serve. Nemmeno una settimana dall’Oscar e le ruberie dilagano. (Lo disse in tempi non sospetti il collega Paolo Polverino: «Se vincerà Sorrentino, avanti a clonare il titolo nelle più svariate forme e nei più svariati luoghi, giornali in primis». Eccolo qui).
La prende in prestito giustappunto Crozza per il suo show del venerdì trasformandola in una stoccata, delle tante, all’ex governatore della Lombardia. La gag rifà la scena del Jep Gambardella che balla in mezzo al popolo bue delle terrazze.
«I pranzetti con Giussani (il don di Comunione liberazione, ndr) li facevo già mentre la Carrà si dimenava con Don Lurio». L’aggancio è a Far l’amore, il brano antico di Raffa rimesso in sesto dai pum pum da disco e usato dal regista. Al politico festante e semovibile si avvicina un tizio. Scatta il bacio. «Lui è un mio amico calabrese che produce anduia» - spiega a un reporter col microfono. «Ho introdotto la verdura nella dieta del San Raffaele... adesso si è un po’ risollevato».
Sulla scena irrompe una ragazza con un foglietto in mano. «Guardate qui, una fattura» - urla. La musica si ferma. Crozza-Formigoni è imbarazzato. «Impossibile, non le ho mai fatte, sistemo sempre col conguaglio... Avete per caso una pinzetta? chiede. «Mai toccata una...».
Querela tremenda querela, promette il lecchese. L’ordine agli avvocati pare già sulle scrivanie. «Sono uno che sta allo scherzo, ma nel caso si trascende nell’insulto e nella diffamazione», sbotta.
Non riusciamo proprio a restare calmi noi italiani. Tutti contro tutti nel momento della confusione. È la peggiore strategia possibile se vogliamo risalire la classifica dei paesi Civili.
Che governanti e comici imparino la regola del buon senso. Non ci interessa chi ha ragione e chi torto.
Dovremmo introdurre la campagna “Coscienze pulite” e vedere l’effetto che fa. Tanto vale provare.
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