Fornero risponde agli operai Caffaro: "Ok alla Cassa, ma abbiate pazienza"

Torviscosa, il ministro replica in mail agli operai dell'azienda chimica. In 71 da gennaio aspettano gli aiuti che l’Inps non anticipa
Il ministro del Lavoro Elsa Fornero, al convegno organizzato dalla Banca d'Italia: "Le donne e l'economia italiana", Roma 7 marzo 2012..ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Il ministro del Lavoro Elsa Fornero, al convegno organizzato dalla Banca d'Italia: "Le donne e l'economia italiana", Roma 7 marzo 2012..ANSA/ALESSANDRO DI MEO

TORVISCOSA. Gli operai in amministrazione straordinaria della Caffaro di Torviscosa, scrivono al ministro del lavoro Elsa Fornero per chiedere chiarimenti sull’iter della cassa integrazione in deroga della quale non percepiscono i ratei, creando loro gravi problemi economici. Il ministro, attraverso la segretaria particolare Monica Guglielmi, risponde che l’iter è in fase di completamento, ma non dà indicazioni su una possibile anticipazione dei soldi.

«Le scriviamo - questo il testo - questa mail nella speranza (assai remota) che lei possa leggerla e darci delle spiegazioni. Siamo 71 dipendenti della Caffaro Chimica di Torviscosa in cassa integrazione in deroga, che da ormai quattro anni facciamo i salti mortali per arrivare a fine mese. Mi creda, non siamo persone che vogliono vivere alle spalle dello Stato con la Cig, se ci fosse almeno un’opportunità di lavoro saremmo ben disposti a lavorare per riconquistare quella dignità di lavoratori onesti che riteniamo di avere sempre avuto».

«Ma ora vengo al punto - continua l’operaio - all’inizio di gennaio 2013 c’è stato l’accordo al Ministero con la società, la Regione e i sindacati per la cassa integrazione in deroga dal 1 gennaio 2013 al giugno 2013, chiaramente capiamo la mole di lavoro imponente di questi tempi al Ministero, ma, su domanda dei sindacati al Ministero per capire quali siano i tempi di emanazione del decreto, un funzionario ha risposto tranquillamente che ci vogliono dai quattro ai sei mesi di attesa».

«Lei signora Ministro - continua la missiva -, capisce bene che avendo tutti noi famiglie, mutui tasse e quant’altro ed essendo allo stremo con le nostre risorse economiche attendere sei mesi la cassa è perlomeno devastante e come noi ritengo ci siano altre migliaia di famiglie». «Le chiedo cortesemente - conclude la mail - se ci sia qualche forma per anticipare i ratei della Cassa».

Pronta la risposta della segretaria del Ministro del Lavoro, Guglielmi: «Il decreto interministeriale n. 71504 del 22 febbraio - si legge - è stato inviato all’Inps il 6 marzo. Esso si riferisce al trattamento di integrazione salariale in deroga autorizzato in sede di accordo il 10 settembre 2012, per il periodo dal 15 settembre 2012 a fine di quell’anno. Successivamente, in riferimento all’accordo sottoscritto al Ministero il 07 gennaio, è già stato predisposto lo schema di decreto, firmato dal Ministro del Lavoro l’8 marzo 2013 e quindi trasmesso al Ministero dell’Economia per la controfirma del Ministro il 21 marzo».

Si è prossimi, dunque - conclude la nota -, al completamento dell’iter di emanazione del decreto interministeriale che concede il trattamento anche per il periodo dal 1 gennaio 2013 al 30 giugno». Nessuna speranza però circa una possibile anticipazione dei ratei attraverso qualche forma, visto che l’Inps, dal 2013 non anticipa più l’integrazione salariale della Cig. Se da un lato questi lavoratori sono grati al Ministro per la pronta risposta, grande è la preoccupazione a fronte di un nulla di fatto sul pagamento anticipato della Cig e delle conseguenze economiche che questo comporta per le famiglie.

Ricordiamo che la Regione si è impegnata a verificare, ai primi di giugno, se ci saranno i presupposti per una successiva proroga della Cig in deroga da parte del Ministro fino a dicembre; in caso contrario la Regione farà la sua parte tramite una possibile autorizzazione di Cassa integrazione regionale.

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