Forni ricorda i morti dell’alluvione

FORNI DI SOPRA. Il 4 novembre 1966 non furono solo Firenze e la Bassa friulana ad essere devastati dall’alluvione. «Proporzionalmente l’alluvione ha causato più danni nel nostro piccolo paese» ha detto il vicesindaco di Forni Avoltri, Manuele Ferrari durante le cerimonie tenutesi venerdì 4 e domenica 6 novembre per ricordare quei tragici giorni.
A Forni Avoltri vennero travolte dall’acqua sette persone: l’allora sindaco Riccardo Romanin, Raffaele Vidale, Gildo Romanin Gildo, Beppino Del Fabbro, Augusto Brunasso, Ezio Brunasso ed Emilio Romanin. Il paese si è fermato per ricordare quelle vittime.
Ferrari ha ricordato la solidarietà ottenuta in quei lontani giorni da tutta Italia.
In particolare, ha ricordato la figura del direttore del giornale “La Provincia” di Como Gianni De Simoni, «il quale, mentre tutti parlavano di Firenze, ha capito l’importanza di trasmettere la notizia che anche piccoli paesi, come il nostro, ha subito danni e lutti incalcolabili».
La sua testimonianza sui media fece sì che la gente di Como rispondesse con elargizioni e testimonianze tangibili di vicinanza alle popolazioni colpite. «L’attaccamento di De Simoni al nostro paese – ha proseguito Ferrari – ha portato a Forni Avoltri l’imprenditore Franco Tettamanti, che assunse una decina di persone nelle sue aziende alimentari comasche prima di dare il via, con i soci, a quella importante realtà per il nostro territorio che è la Goccia di Carnia».
Oggi inoltre a Forni di Sopra, altro Comune colpito dall’alluvione con lutti e danni alle case e alle infrastrutture, alle 18 nella Ciasa dai Fornes, l’amministrazione comunale e il Circolo culturale fornese presenteranno una serie di diapositive dei danni provocati dall’alluvione.(g.g.)
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