Fra poche settimane apre il magazzino Amazon: cento assunzioni

Fiume Veneto, il capannone è ampio circa 5 mila metri quadrati ed è stato costruito in poco più di tre mesi dal colosso dell’e–commerce a ridosso del centro commerciale Granfiume. Tra la concorrenza c’è apprensione, ma anche fiducia

FIUME VENETO. Attesa, curiosità, preoccupazione. Sono diversi gli stati d’animo rispetto all’apertura di un magazzino Amazon a Fiume Veneto: sensazioni che si acuiscono, visto che il via all’attività dovrebbe essere imminente. Potrebbe avvenire a settembre, al più tardi il mese successivo.

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Dall’esterno il capannone – ampio circa 5 mila metri quadrati –, costruito in poco più di tre mesi dal colosso dell’e–commerce a ridosso del centro commerciale Granfiume, appare pressoché ultimato: sabato 24 agosto si sono visti alcuni operai sul piazzale esterno.

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Rimane da capire a che punto è la predisposizione delle attrezzature interne: Amazon utilizza tecnologie complesse, ma potrebbe essere che anch’esse siano pressoché ultimate.

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Appurato che, se non terminati, i lavori strutturali stanno per essere portati a termine, non è dato sapere in che fase sono le selezioni finalizzate all’assunzione del personale: a Fiume Veneto lavoreranno circa cento addetti. Secondo quanto si è potuto apprendere, sarebbero state avviate da settimane.

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Cento assunzioni rappresentano una ricaduta occupazionale importante per un territorio come il Friuli occidentale, che ha pagato un prezzo molto pesante alla crisi economica – basti ricordare la chiusura dell’Ideal Standard di Orcenico di Zoppola, in seguito alla quale sono rimaste senza lavoro 400 persone –: di contro, però, potrebbero esserci anche risvolti non positivi. In molti, infatti, si chiedono quale sarà l’incidenza del magazzino Amazon sul volume d’affari del commercio del territorio.

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È evidente che per appurarlo serviranno diversi mesi, ovvero ci sarà la necessità di avere a disposizione dati significativi. L’impatto, se ci sarà, avverrà su larga scala; a partire magari dal “vicino” più immediato, ovvero appunto il Granfiume.



Per il momento, tra i negozianti del centro commerciale non vi sono particolari preoccupazioni, anche se vanno fatti dei distinguo. Molto dipende dal tipo di prodotto, che determina le abitudini dei consumatori: di sicuro è più facile decidere di acquistare on line un bene tecnologico piuttosto che un vestito da bambino, solo per fare un esempio.

«Non penso che il magazzino Amazon inciderà in modo particolare sul nostro lavoro – dice Giulia Giuseppin, commessa in una catena di negozi di abbigliamento che dispone di una propria piattaforma di e–commerce –. Altri settori, di contro, potrebbero soffrire».

Giulia lavora in una libreria. «Ci appoggiamo già ad Amazon – riferisce –: in caso di mancata consegna, i clienti possono venire da noi a ritirare i libri». Chi potrebbe soffrire, come detto, è il comparto tecnologico. Un’addetta alle vendite di un negozio di telefonia, tuttavia, non appare preoccupata.

«Non abbiamo convenzioni con Amazon, ma non credo che il loro approdo a Fiume Veneto sposterà di molto le cose, per quanto ci riguarda». Allo stesso modo, alcuni suoi colleghi manifestano timori, mentre due commessi di un negozio di scarpe sono attendisti. «È difficile fare previsioni – osservano –, servirà tempo. Molti, a dire il vero, nemmeno sanno che a breve Amazon aprirà un magazzino qui».

I punti di vista, inevitabilmente, sono diversi. Passata l’estate, l’asset logistico del colosso dell’e–commerce sarà operativo: da quel momento sarà possibile fare valutazioni, analisi e comparazioni. Per il momento si deve attendere e non manca chi riflette sulle evoluzioni – secondo qualcuno inarrestabili – che stanno attraversando il mondo del commercio. –

 

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