Frana sul Passo di Monte Croce, caduti 40 mila metri cubi di materiale. L’Anas: «Cambiato per sempre il volto della montagna»

Dai primi responsi non solo i tempi di ripristino della viabilità si prospettano molto lunghi, ma vista l’instabilità del versante è possibile che il tracciato travolto dalla frana debba essere abbandonato

Alessandro Cesare
Il Passo di Monte Croce è irraggiungibile, tempi lunghi per riaprire la strada
Il Passo di Monte Croce è irraggiungibile, tempi lunghi per riaprire la strada

Si complica la situazione per la viabilità di collegamento con il passo di Monte Croce Carnico. Dopo la frana staccatasi venerdì sera, che ha gravemente compromesso la strada che sale dalla località di Timau verso l’Austria, sono cominciati gli approfondimenti tecnici da parte dell’Anas.

E dai primi responsi non solo i tempi di ripristino della viabilità si prospettano molto lunghi, ma vista l’instabilità del versante è possibile che il tracciato travolto dalla frana debba essere abbandonato.

Il Passo di Monte Croce è irraggiungibile, tempi lunghi per riaprire la strada
I tornati distrutti e la strada chiusa a Paluzza verso il passo di Monte Croce Carnico dopo la nevicata della notte fra sabato e domenica

Le prime analisi sono state effettuate dal geologo incaricato dall’Anas, Andrea Mocchiutti, che ha evidenziato la gravità della situazione compiendo un’indagine con l’ausilio di strumentazioni collegate a un drone. Il materiale staccatosi dalla parete è stato stimato in 40 mila metri cubi, che di fatto ha cambiato per sempre il volto della scogliera sinistra del passo di Monte Croce.

Una delle più grandi frane di roccia del Friuli Venezia Giulia, caratterizzata da uno spessore vicino ai venti metri, estesa su una superficie di 50 per 50 metri. Il problema è che altro materiale potrebbe staccarsi a breve.

Da qui la necessità di avvicinarsi al fronte della frana per stabilire come intervenire, cominciando con il disgaggio della parte ancora pericolante. L’Anas nei prossimi giorni procederà con le operazioni di pulizia della strada, con l’obiettivo di avvicinarsi all’area del crollo. Ma i tempi, come detto, si prospettano molto lunghi.

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