Frena ancora il contagio in regione, 38 nuovi casi. Dieci decessi in 24 ore: morte due donne a Valvasone e Aviano, altre 4 vittime in casa di riposo a Paluzza

Aggiornamento ore 21. Maxi controllo delle forze dell'ordine all'ingresso di Lignano Sabbiadoro per contrastare l'eventuale arrivo di persone fuori Comune per approfittare magari della bella domenica di sole per una passeggiata in spiaggia o dei proprietari di seconde case. In tutto sono sono state 44 le persone controllate da polizia di Stato e locale, carabinieri, finanza e capitaneria: nessuna sanzione però, tutti avevano dei motivi validi per gli spostamenti in auto.
Aggiornamento 20.45. "Gli animali avevano bisogno di una passeggiata". Così una famiglia a cavallo sulla provinciale si è giustificata quando è stata fermata dagli agenti della polizia locale. Per padre, madre e figlio è scattata la multa. Qui la notizia.
Aggiornamento ore 19.30. "Da martedì la Protezione civile darà il via alla distribuzione ai Comuni di 300mila mascherine lavabili per popolazione e di 1,2 milioni di mascherine monouso per i servizi essenziali".
Lo ha annunciato il vicegovernatore della Regione con delega a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, evidenziando che "prenderà il via la terza fase di consegna delle mascherine realizzate su indicazione della Protezione civile, la cui produzione ha raggiunto i 40mila pezzi al giorno. Questi 300mila dispositivi di protezione si sommano ai 350mila già consegnati ai Comuni, sulla base del rapporto tra le persone infette e in quarantena e residenti, e verranno distribuiti ai cittadini in base ai criteri di priorità già definiti dai sindaci".
"Oltre alle mascherine lavabili - aggiunge Riccardi - verranno inoltre consegnate ai Comuni dalle squadre di volontari delle Protezione civile, anche 600mila mascherine di tipo chirurgico per uso non sanitario e altre 600mila mascherine di tipo Montrasio fornite dal Dipartimento nazionale della Protezione civile. I sindaci potranno quindi assegnare di questi dispositivi di protezione, assegnati in proporzione al numero di abitanti, agli operatori dei servizi essenziali in base alle esigenze delle singole comunità".
Aggiornamento ore 18.30. Hanno lottato fino all'ultimo, poi il peggioramento delle loro condizioni pregresse, favorito dalla positività al coronavirus, non ha lasciato loro scampo.
Ad Aviano si piange Franca Sartor, 84 anni, casalinga. Lascia il marito Giorgio Boschian, già titolare di alcuni locali pubblici in paese, e il figlio Pierluigi. Soffriva di patologie pregresse e non aveva accusato i sintomi tipici del coronavirus, pur essendo in isolamento domiciliare. Fatale un improvviso malore
La comunità di Valvasone Arzene si stringe, invece, attorno ai familiari di Elda Benvenuti, 99 anni. L'anziana era ricoverata alla Rsa di San Vito al Tagliamento. Soffriva di patologie pregresse. Qui la notizia.
Aggiornamento ore 18. Sono stati sanzionate 110 persone nella giornata di sabato, 11 aprile, per aver violato i divieti di allontanamento previsti dai decreti del governo. In tutto sono stati 1569 le persone controllate mentre le attività commerciali sottoposte a verifica sono state 320 (una è stata sanzionata).
Aggiornamento ore 17.30. Protesta al carcere di massima sicurezza di Tolmezzo dopo i cinque casi positivi al coronavirus registrati tra i sette detenuti arrivati dal penitenziario di Bologna.Una “ribellione” pacifica quella che si è verificata nel pomeriggio di sabato 11 aprile all’interno della struttura del capoluogo carnico: i detenuti, infatti, terminate il tempo che potevano trascorrere all’aria aperta, si sono rifiutati di rientrare nelle loro celle. Qui l'approfondimento.
Aggiornamento ore 17. I casi accertati positivi al Coronavirus in Friuli Venezia Giulia sono 2.431, con un incremento di 38 unità rispetto a ieri. I totalmente guariti sono 546, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negative al tampone) sono 364. Sono 10 i decessi in più rispetto alla comunicazione di ieri, che portano a 195 il numero complessivo di morti da Covid-19.
Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova.
La provincia più colpita è quella di Trieste con 890 casi, seguita da Udine con 873 casi, da Pordenone con 539 e Gorizia con 123, ai quali si aggiungono 6 persone non residenti in Friuli Venezia Giulia. Per quanto riguarda i decessi, quello di Trieste è il territorio più colpito con 101, seguono Udine con 58, Pordenone con 33 e Gorizia con 3 decessi.
Rimangono 28 le persone che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i pazienti ricoverati in altri reparti risultano essere 160 e le persone in isolamento domiciliare sono 1.138.
Aggiornamento ore 16.30 Sono 443 i residenti in provincia di Pordenone che al 12 aprile risultano positivi al coronavirus. Di questi 52 sono ricoverati in ospedale (42 a Pordenone, 6 a Udine, 2 a Trieste, 2 a Gorizia) e 3 in una struttura covid di Cervignano. I pordenonesi in quarantena a causa del coronavirus sono invece 388. Altri 488 persone si trovano in isolamento domiciliare ma sono risultati negativi al tampone. In totale dunque sono in isolamento 836 persone. I contagi hanno interessato 38 comuni. Sono 62 le persone guarite e 34 i decessi in provincia di Pordenone.
Aggiornamento ore 15.30 .Si preparano a tornare nelle stalle i tecnici dell'Associazione allevatori Fvg, che rilancia anche in occasione delle festività pasquali l'appello a consumare latte e prodotti lattiero-caseari 'made in Fvg' e più in generale italiani. Lo hanno comunicato attraverso una nota i rappresentanti dell'Aafvg, che controlla una consistente fetta del patrimonio zootecnico della regione, che conta su circa 100.000 bovini da latte, 200.000 suini e 25 aziende caprine. «Alle istituzioni - ha affermato il presidente dell'associazione, Renzo Livoni - chiediamo di sostenere e riconoscere il valore indiscusso e la necessità primaria della zootecnia regionale e nazionale. Chiunque, in questo contesto di grave crisi, ponga in atto azioni speculative - ha aggiunto - è bene si renda conto del danno irreparabile che verrebbe causato all'allevamento e a ruota al sistema Paese».
Sospesi i controlli funzionali dallo scorso 11 marzo, a garanzia della salute dei propri dipendenti e dei soci, i vertici dell'associazione hanno deciso, dinnanzi al rallentamento dell'epidemia di Covid-19, di ripartire con l'attività nelle stalle. «Con il lockdown noi siamo rimasti al lavoro - ha evidenziato il direttore dell'associazione, Andrea Lugo - pur riducendo l'attività nelle stalle degli associati sia a tutela del nostro personale che degli stessi allevatori. Siamo andati avanti, invece, con i controlli che la legge impone - ha proseguito - l'analisi del latte e dei formaggi nei caseifici». Visti i numeri dell'epidemia in calo, l'associazione ha deciso di tornare gradualmente a regime, con la massima cautela e attuando tutte le precauzioni previste dai decreti. A partire dal 14 aprile, i 30 tecnici impegnati nella raccolta dei campioni di latte e in laboratorio torneranno in attività. Un'attività imponente, se si considera che l'associazione controlla più dell'80% della produzione di latte e il 90% dei caseifici per un totale di 3.300 giornate di controlli e più di 220.000 analisi. ogni anno.
Aggiornamento ore 14.50. "Durante quest'emergenza sanitaria il Friuli Venezia Giulia non dimentica l'aiuto ricevuto in passato e offre tutto il supporto possibile alle altre Regioni".
Lo ha detto il vicegovernatore della Regione con delega a Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, confermando l'invio, attraverso un volo della Guardia di Finanza senza passeggeri, di un carico di materiali sanitari e dispositivi di protezione, in particolare tutte, alla Sardegna.
"Martedì il sistema sanitario sardo sarebbe andato in estrema sofferenza di tute e altri dispositivi, rischiando di chiudere alcuni ospedali - ha spiegato Riccardi -, così ieri abbiamo immediatamente organizzato un trasporto d'emergenza e riaperto temporaneamente l'aeroporto di Ronchi dei Legionari. Abbiamo quindi caricato sui sedili quanto più materiale possibile sull'aereo giunto apposta da Cagliari, che è poi rapidamente ripartito. Quella al Covid-19 è una lotta che accomuna tutti gli italiani e siamo orgogliosi di aver potuto aiutare i sardi che, nonostante la distanza, hanno con la nostra Regione un legame forte"
Aggiornamento ore 14.20. Sono impegnati in prima linea nella lotta al Covid. Assistono i pazienti in terapia intensiva in questo momento difficile, pronti a lottare per curare i malati. Sono loro, i medici-eroi della terapia intensiva. E in questo video, pubblicato da Cristiana Macor - Capo Sala coordinatrice del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione osp. Civile di Udine, dove ci sono i loro volti e le immagini di questi giorni, lanciano un messaggio: coraggio, insieme vinceremo
Aggiornamento ore 14. Meno pordenonesi in giro la vigilia di Pasqua, ma aumentano le persone uscite di casa senza una ragione di necessità. Il dato emerge dal monitoraggio della Prefettura di Pordenone sui servizi di controllo effettuati nella Destra Tagliamento. Carabinieri, finanzieri poliziotti e vigili urbani hanno controllato le autocertificazioni di 538 persone, elevando 63 sanzioni e hanno effettuato 724 verifiche negli esercizi commerciali nella giornata di sabato.
Aggiornamento ore 13. “Oggi, giorno di Pasqua, Giovanni ripete il suo annuncio perché si accenda anche in noi la luce della fede e della speranza. Chi consuma la sua vita con l’amore di Gesù nel cuore, vivrà con lui in eterno”. L’arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato si è rivolto così ai fedeli collegati via radio e tv durante la celebrazione della messa di Pasqua nel duomo avvolto dal silenzio.
E il pensiero è andato subito all’emergenza sanitaria in corso e a chi si trova in prima fila per contrastarla anche a costo della sua vita. Qui il testo integrale.
Aggiornamento ore 12.30. Ha partorito in piena emergenza da coronavirus nella sua casa dove, assieme al marito, stava aspettando l'arrivo del loro bimbo. Tra gioia e preoccupazione. Ma alla fine è stata solo felicità.
Erik ha scelto la vigilia di Pasqua per venire alla luce. Ed è stato un regalo anche per gli infermieri della Croce Verde Basso Friuli. Sono stati loro, infatti, verso le 20 di sabato 11 aprile, a giungere nell’abitazione a Fiumicello e a prestare soccorso durante un parto che poi si è rivelato molto impegnativo. Qui la storia.
Aggiornamento ore 12. Si erano riuniti in un bar per un brindisi tra amici prima di Pasqua. A sorprenderli però sono stati gli agenti della polizia municipale di San Giovanni al Natisone, impegnati nei controlli per il rispetto dei divieti in vigore anti-contagio.
Sanzionati i tre clienti e il titolare del bar. Il locale è stato chiuso per cinque giorni e segnalato alla Prefettura. Qui la notizia.
Aggiornamento ore 11.41. Le ultime quattro vittime, decedute nella notte in casa di riposo a Paluzza, sono Rosa Forgiarini di Gemona del Friuli, Maria Digianantonio di Trasaghis, Elvira Di Vora di Paluzza e Ida Zuliani di Ovaro.
Aggiornamento ore 11. Altri 4 anziani ospiti della casa di riposo «Brunetti» a Paluzza sono deceduti nella notte. Si tratta di 4 donne, una di 91, una di 86 e due di 92 anni, residenti nei Comuni di Osoppo, Trasaghis, Paluzza e Ovaro.
Le vittime erano risultate positive al Covid-19. Lo riportano in una nota i vertici dell'Azienda Pubblica di Servizi alla persona esprimendo il cordoglio alle famiglie e unendosi all'appello del sindaco di continuare a tenere duro e stare uniti.
Due tra le anziane decedute - è spiegato nella nota - presentavano già da alcuni giorni condizioni critiche, mentre altri due casi hanno avuto un decorso precipitato nel giro di poche ore. Nella struttura gli ospiti sono attualmente 110; di questi 68 sono positivi, di cui 2 ricoverati nell'ospedale di Udine. I decessi registrati fino ad oggi salgono così a 11 persone, tutte donne con una età media di oltre 87 anni
Le vittime salgono quindi a 11 all’interno dell’Asp da inizio emergenza lo scorso mese di marzo. I decessi di oggi seguono, nell’elenco degli scomparsi, Anna Zamparo, Elisa Di Doi di Trasaghis, Velia Silverio di Paluzza, Maria Maddalena Del Missier residente in località Braida a Comeglians, Eulalia Stefani di Ovaro, Anna Maria Granzotti di Arta Terme e Rita Menegon anni originaria di Raveo.
CORONAVIRUS, I DATI
Aggiornamento ore 10. Una Pasqua triste per la comunità di Mortegliano, oltre che per l'isolamento cui costringe l'emergenza sanitaria, anche perché troppi concittadini sono colpiti negli affetti familiari a causa del decesso di 18 anziani in casa di riposo, di cui 12 residenti nel Comune.Ma pure tutti si scambiano gli auguri, lo faranno anche i parenti agli ospiti del centro assistenziale attraverso il servizio di videochiamate attivato per interessamento del sindaco Roberto Zuliani, con un cellulare donato da un benefattore. Fatto eccezionale per una casa di riposo di questi tempi, nelle scorse settimane - come riferito - gli ospiti hanno potuto parlare a un familiare, con l'aiuto della Protezione civile che ha fatto sicurezza agli incontri.Dopo Pasqua si farà un altro turno, al fine di permettere a un altro parente di vedere il suo caro.
Niente messa in casa di riposo naturalmente, ma chi degli ospiti è dotato di telefonino può seguire la liturgia delle 10.30 in duomo, che viene trasmessa su Youtube.E poi ci sarà il pranzo pasquale: finalmente infatti è riaperta la cucina interna, visto che le operatrici in quarantena sono rientrate. Dopo tanti pasti confezionati, basta questa attesa a creare un'atmosfera festosa.
«I medici, le infermiere, le Oss, le addette alla pulizia, nonostante la fatica dei turni a volte massacranti, ci "coccolano" con battute scherzose - riferisce un ospite -: meritano tutta la nostra riconoscenza». Tristezza e rimpianto nelle famiglie dove è mancata una persona: «È stato struggente perderla, soprattutto in quel modo: senza poterla salutare, neppure dopo la morte. Ma sono credente e la sua presenza la sento, anche se lei non c'è - dice Fernando Tirelli che ha perso la moglie -. Sentirò al telefono mio figlio e la sua famigliola per gli auguri di Pasqua, questo è già un conforto. Speriamo che le conseguenze di quel che accade - conclude Tirelli - non ricadano troppo sui nostri giovani».
Aggiornamento ore 9.30. «Salvaguardare la salute ma salvaguardare nel contempo anche imprese e lavoratori. Oggi la politica ha il compito di coniugare, di mettere insieme queste due necessità, per fa sì che si possa riprendere a lavorare con le dovute sicurezze e i necessari limiti, e come sapete sono stato il primo presidente a prendere misure restrittive».
È un passaggio del video di auguri che il Governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, ha postato in occasione della Pasqua. In esso Fedriga ricorda di aver fatto presente queste necessità al Governo, sottolineando che bisogna «garantire che la gente possa lavorare nella massima sicurezza. Salute e lavoro non possono viaggiare in modo diverso uno dall'altro». Il video comincia ricordando che questa «non è una Pasqua come le altre: dobbiamo tutti limitare la vicinanza alle altre persone, fare sacrifici, stare nelle case, per la salute e la salvaguardia di tutti».
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