Friuladria risparmia sui costi Chiuse tre filiali in provincia

Friuladria riorganizza le proprie sedi, in provincia ma non solo. Nella strategia della Banca, che mantiene performance più che buone – il bilancio 2016 ha chiuso con un utile di 37 milioni in...
FOTO MISSINATO - INAUGURAZIONE MULTIPIANO IN MEMORIA DI TAVAN
FOTO MISSINATO - INAUGURAZIONE MULTIPIANO IN MEMORIA DI TAVAN
Friuladria riorganizza le proprie sedi, in provincia ma non solo. Nella strategia della Banca, che mantiene performance più che buone – il bilancio 2016 ha chiuso con un utile di 37 milioni in crescita dell’8 per cento sull’anno precedente – c’è anche l’impegno a ridurre i costi di gestione, da non confondersi con quelli del personale.

E allora anche la rete delle filiali è stata riorganizzata chiudendo quelle sedi che, quanto a numeri, non erano allineate con le altre. Da ieri hanno chiuso le sedi di via Colonna (la filiale e relativo personale è stata accorpata a quella di piazza XX Settembre), di Chions che è stata accorpata ad Azzano Decimo e quella di Polcenigo, che si accentra su Budoia.

In regione sono state interessate anche le filiali di Trieste Ponziana e Precenicco, ma non mancano filiali interessate anche in Veneto. Trattandosi di un’operazione di gruppo anche Cariparma e Carispezia, sempre istituti del gruppo Credit Agricole, sono stati interessati. Il personale è stato tutto reimpiegato nelle filiali. Sul tema dell’occupazione, già in occasione dell’assemblea annuale, i vertici dell’istituto di credito avevano spiegato che non ci sono piani per ridurre l’occupazione in vista. Lo scorso anno le uscite per pensionamento sono state pareggiate da nuove assunzioni.

Nel caso di Pordenone resta curiosità anche per il destino del palazzo di via Colonna, che è di proprietà di Banca Friuladria.. Al momento non filtrano indicazioni su come verranno utilizzati quei locali che confinano con il park Tavan, ma non sembra che ci sia intenzione dell’istituto di lasciare interamente l’area. Va ricordato che gli spazi che si sono liberati sono solo quelli al piano terra, mentre al primo piano resta il centro direzionale. Il fatto che la filiale vada via da quell’area (all’incrocio con piazza Duca D’Aosta) è comunque un impoverimento per una zona che negli anni della crisi ha pagato conti pesanti, come la chiusura dei Magazzini del lavoratore. Trattandosi di un’operazione di efficientamento, tuttavia, è probabile che quei locali restino vuoti per poco tempo. Le operazioni di migrazione, che si completeranno entro domani, sono state preannunciate ai clienti con una lettera. Una volta completate, la banca darà i nuovi riferimenti ai propri clienti.

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