Friulani in fuga da Sharm El Sheik: rientrano i charter

Quasi una quarantina gli imbarchi previsti fra ieri e oggi Ma c’è chi ha deciso di restare per un’altra settimana
Si sono riuniti anche a Milano, in Largo Cairoli, gli egiziani che protestano contro la deposizione dell'ex presidente Morsi e che rivendicano ''un governo democratico contro il colpo di Stato''. I manifestanti mostrano fotografie a colori delle vittime degli scontri. Tra loro anche parecchie donne e bambini, 17 agosto 2013. ANSA/DANIELE MASCOLO
Si sono riuniti anche a Milano, in Largo Cairoli, gli egiziani che protestano contro la deposizione dell'ex presidente Morsi e che rivendicano ''un governo democratico contro il colpo di Stato''. I manifestanti mostrano fotografie a colori delle vittime degli scontri. Tra loro anche parecchie donne e bambini, 17 agosto 2013. ANSA/DANIELE MASCOLO

UDINE. Preoccupati dalle notizie che ricevevano da casa o attraverso le emittenti televisive più che da quanto vedevano intorno a loro, i turisti friulani in vacanza a Sharm El Sheik stanno tornando a casa. Fra oggi e mercoledì dovrebbero essere rimpatriati quasi tutti, ma c’è anche chi ha deciso di restare, incurante di quanto accade.

«I primi turisti sono rientrati oggi (ieri per chi legge ndr) - riferisce Nevio Padovani, titolare della Abaco viaggi - a prendere il volo di ritorno per l’Italia sono stati una quindicina, stanno bene e non si sono nemmeno accorti di quanto stesse succedendo in Egitto se non per le notizie che apprendevano dai media. Solo nella serata di martedì hanno subito alcune restrizioni per il coprifuoco, ma poi hanno effettuato le escursioni previste, al mare o sul Sinai in una situazione di tranquillità - continua Padovani – Marsa Alam si trova a 1.500 chilometri dal Cairo, Sharm El Sheik è dall’altra parte del mare, diversa la situazione a Hurgada, che dista 800 chilometri».

A Hurgada infatti, dove pure si trovano diversi turisti italiani, si sono registrati momenti di tensione venerdì. Il titolare della Abaco viaggi, comunque, sottolinea che non sono stati organizzati voli speciali, ma che tutti i turisti stanno rientrando con i voli charter secondo i calendari di rientro previsti dal contratto. Oggi da Sharm dovrebbero prendere il volo altri venti turisti, fa sapere Padovani, altri torneranno mercoledì. «Ma ci sono anche alcuni clienti che hanno deciso di restare – sottolinea il titolare della Abaco viaggi – otto turisti sono partiti pochi giorni fa con un pacchetto vacanza per due settimane, e hanno deciso di restare». Diversa la situazione per chi deve ancora partire, visto che il ministero degli Esteri ha deciso di intervenire pronunciando l’atteso “sconsiglio”.

«Finalmente la Farnesina incalzata dalle nostre sollecitazioni ha formalizzato lo “sconsiglio” per i turisti diretti in Egitto – commenta il responsabile di Federconsumatori per la provincia di Udine Walter Ferrari –. Abbiamo cominciato a chiederlo più di un mese fa e purtroppo è arrivato in maniera tardiva, ora ci sono tanti turisti da riportare a casa, ma è meglio tardi che mai.

Con il pronunciamento ufficiale da parte della Farnesina ora coloro che hanno acquistato un soggiorno o un tour in Egitto vista la drammatica situazione possono recedere senza intraprendere contenziosi e chiedere al tour operator il rimborso di quanto pagato, oppure possono rinviare la vacanza ad altra data senza spendere nulla, o ancora possono scegliere una vacanza alternativa proposta dal tour operator di pari valore. Invitiamo – aggiunge Ferrari – chi nei giorni scorsi avesse rinunciato al viaggio e avesse incontrato difficoltà da parte delle agenzie ad avere il rimborso a rivolgersi ai nostri sportelli per avviare le azioni del caso». Gran parte dei tour operator però si è già adeguata, altri stanno provvedendo.

«Da qui al 25 agosto non vi saranno altri voli per l’Egitto per quanto ci riguarda – assicura Padovani – avevamo una sessantina di partenze in programma e sono state tutte riprotette con destinazioni alternative». Anche l’agenzia viaggi Volandovia aveva una coppia in partenza per Berenice, ma viste le nuove disposizioni del ministero anche per loro dovrà essere trovata una nuova destinazione.

«Diversa è la posizione di coloro che hanno prenotato un viaggio con tour operatori esteri, per i quali le disposizioni della Farnesina non risultano vincolanti - chiosa Ferrari – e un discorso a parte va fatto per coloro che, nonostante lo sconsiglio, decidessero di non partire o di restare: in questo caso lo fanno a loro rischio e pericolo».

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