Friuli Doc, boccata d’ossigeno in arrivo 55 mila euro dalla Cciaa FOTO 1 - FOTO 2
UDINE. Boccata d’ossigeno per Friuli Doc, e in particolar modo per le casse dell’organizzazione. A scendere in campo a favore della manifestazione è la Cciaa di Udine, che anche quest’anno non farà mancare il suo prezioso contributo, sia organizzativo e sia in euro sonanti.
«Il sostegno della Cciaa a favore di Friuli Doc c’è sempre stato e sempre ci sarà. Proprio per questo, anche in occasione dell’imminente edizione sono stati reperiti, dall’ente camerale, 55 mila euro che saranno impegnati su tre progetti e iniziative specifiche a sostegno della kermesse».
L’annuncio arriva direttamente dal presidente della Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura della provincia di Udine. Giovanni Da Pozzo afferma convinto di non voler entrare nelle polemiche di questi giorni tra Provincia e Comune sulle partecipazioni e sui livelli di collaborazione per l’organizzazione di Friuli Doc.
«Sono polemiche sterili e poco rispettose dell’impegno che gli operatori privati mettono di anno in anno per essere presenti a questa manifestazione - rincara da Pozzo -. Un ente che amministra soldi pubblici o soldi di associati dovrebbe sempre e solo avere presente lo spirito di servizio».
Ed ecco allora il perchè di questo impegno comunque garantito da parte della Cciaa per Friuli Doc, anche in tempi di crisi.
«La rassegna di metà settembre a Udine è la manifestazione di punta per la promozione dell’agroalimentare e della cultura friulana, assieme ad Aria di Festa a San Daniele. Per questo che la Cciaa non ha mai messo in dubbio, nel corso degli anni, a volte con maggior impegno a volte con meno disponibilità, il suo sostegno alla kermesse udinese.
Come si è già accennato l’impegno economico di quest’anno dell’ente camerale è di 55mila euro, divisi in tre diverse destinazioni d’uso. Ventimila saranno utilizzati per l’organizzazione e il sostegno delle iniziative collegate alla promozione del tema di questa edizione, ovvero il vino, con la realizzazione di particolari incontri tematici nella sede di Friuli Future Forum.
Altri 20mila, come da accordi con il Comune di Udine, saranno invece utlizzati per la promozione pubblicitaria della kermesse in Slovenia, Austria e nelle altre regione italiane più vicine al Friuli. «Infine - spiega ancora il presidente Da Pozzo - altri 15mila euro verranno destinati alle spese per la copertura delle piazze in caso di maltempo».
Il principio, a giudizio della Cciaa di Udine e del suo presidente Da Pozzo, resta infatti sempre e solo uno: «di fronte a eventi così importanti bisogna saper collaborare». E questa volta la frecciatina sembra essere tutta indirizzata solo contro l’ente intermedio.
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