Friuli Doc, porzioni più piccole e piatti più cari: cinque euro per un vino “firmato”

Le code agli stand non mancano, ma neppure quelli che lamentano aumenti esagerati e dosi sempre più ridotte
Udine 15 setembre 2018 FD varie Agenzia Petrussi foto Massimo Turco
Udine 15 setembre 2018 FD varie Agenzia Petrussi foto Massimo Turco

Ultime ore per Friuli Doc, che si avvia alla conclusione dell’edizione 2018 con un fitto programma di appuntamenti a partire già dalla mattina, prima del concerto finale in piazza Libertà alle 21.30.
 

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Sabato, nella giornata clou della manifestazione, non sono mancati gli avventori che hanno affollato il centro già dal mattino per assaggiare e scoprire le specialità della regione che, dai monti all’Adriatico, caratterizzano ogni angolo del Friuli Venezia Giulia. Molti i frequentatori che non si sono lasciati intimorire dalle file – soprattutto venerdì e ieri sera – per assaggiare i piatti preparati dalle Pro loco e dai produttori locali. E se sul fronte della qualità la maggior parte dei visitatori non è rimasta delusa, anzi, più di qualcuno ha, invece, notato qualche ritocco dei prezzi all’insù, dal 10 al 20 per cento in più rispetto allo scorso anno, e qualche taglio sulle porzioni decretando che gli stand più a buon prezzo sono quelli del castello, che propongono assaggi diversi in modo da poter provare più piatti.

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Peccato, però, che venerdì alle 13 soltanto pochi stand fossero aperti – molti standisti erano al lavoro e hanno aperto a sera – costringendo molti avventori saliti sul colle a tornare giù per poter assaggiare più di un piatto.

Tra le specialità in vetrina non mancano affettati e formaggi, piatti che si possono trovare in una buona parte degli stand presenti alla kermesse. In piazza Duomo per una porzione di speck o prosciutto di Sauris si spende 5 euro, 6 invece per gli altri affettati e formaggi, anche in piazza XX Settembre. In piazza San Giacomo la degustazione di San Daniele si paga 6 euro, lo stesso vale per i formaggi e gli affettati misti, mentre in castello la Pro loco San Daniele li propone a 4,5 euro (5 euro per il piatto di trota, l’altra specialità della località). Passando ai primi, le varietà sono infinite e i prezzi variano dai 5 ai 7 euro a seconda degli ingredienti e delle porzioni. Tanti gli gnocchi proposti nelle varie piazze e vie, da quelli con ragù di cervo (5,5 euro), alla zucca (5 euro) in piazza XX Settembre e Venerio, a quelli “montanari” di Carnia e Val Canale a 6 euro (c’è anche quello ripieno al formadi frant da 7 euro) e poi con coniglio (7,5/4 euro) all’oca (5 euro), al ragù di toro (4, 5 euro), bufalo (3,5 euro) e, naturalmente, quelli di Godia a 5,5 euro proposti con cinque varietà di sughi. E ancora cjarsons (5 euro), cestini di frico, primi con ragù di carne e pesce.


Altra tipicità che alla principale festa dell’enogastronomia non può mancare è sicuramente il frico: i prezzi variano da 5 a 6,5 euro e i più gettonati sono quelli di Coderno (5 euro), e quello di Carpacco (5,70 euro), anche se tutti gli altri stand riescono comunque a distinguersi nella preparazione riscontrando successo. E qui, per gli appassionati, c’è n’è veramente per tutti i gusti, da quello classico, morbido o croccante, alle erbe, con le patate, con lo speck, con i formaggi di Ovaro e c’è persino quello con lo sclopit e alla zucca preparati dalla Pro loco di Zompicchia a 6 euro.

Tra i secondi ci si può sbizzarrire con piatti di carne e pesce che accontentano tutte le tasche, anche se si parte dai 7 per arrivare anche ai 15 di un piatto unico. Una frittura di pesce, un filetto di branzino e il tonno alla griglia di San Giorgio di Nogaro circa 10 euro, in Venerio i pescatori di Marano Lagunare propongono il pasticcio di fasolari a 10 euro, mentre le carni spaziano da quelle di pezzata rossa, in via Aquileia, a toro, bufalo, oca, coniglio e maiale. Infine, i dolci, con le immancabili frittelle di mele e in generale torte, gubane e strudel, ma anche dessert a base di fragole e lamponi di Attimis, 3 euro a porzione. Protagonista accanto al cibo è il vino, la cui offerta è veramente variegata e infinita e si parte da 1,20 per arrivare anche a oltre 5 euro per le etichette più pregiate.

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