Friuli nel mondo compie 60 anni, Molinaro in pole per il dopo Pittaro
UDINE. L’ultima richiesta di aprire un Fogolar arriva dal Vietnam. L’Ente Friuli nel mondo non smette di crescere. Nemmeno alla soglia dei 60 anni dalla sua fondazione. Si pensa al passato, a ciò che è stato fatto. Ma, inevitabilmente, anche al futuro. Ai progetti da realizzare e soprattutto a quale sarà il dopo Pittaro. Sì perché l’attuale presidente, 79 anni, è stato chiaro.
«La mia intenzione – ha affermato Pietro Pittaro in scadenza di mandato nel giugno 2014 – è quella di arrivare all’incontro annuale di agosto, durante la quale sarà festeggiato il traguardo dei 60 anni, e poi cedere il passo. C’è bisogno di una persona più giovane, dinamica e veloce, di sicuro non farò un altro mandato». Coerente con quanto detto tre anni fa al momento della sua nomina. Il nome più accreditato del suo successore, per ora, sarebbe quello dell’ex assessore regionale alla cultura delegato all’emigrazione del Fvg Roberto Molinaro. Un nome il suo, che raccoglierebbe un consenso trasversale. La questione, dunque, potrebbe essere già affrontata durante il consiglio direttivo dell’ente in programma a fine mese.
Nel frattempo c’è un traguardo importante da festeggiare. Lo si farà in occasione della convention e dell’incontro annuale dei friulani nel mondo in programma a Udine il 3 e 4 agosto alla presenza di oltre 150 delegati provenienti dai cinque diversi continenti.
Al momento Pittaro non vuole parlare di successori ma degli obiettivi che l’organizzazione intende raggiungere. Innanzitutto «una maggiore coinvolgimento di giovani all’interno dei Fogolar, dando loro la libertà di poter organizzare e creare eventi». E poi «avviare degli stretti rapporti di collaborazione con la Regione affinchè si possano creare delle sinergie con i friulani che risiedono all’estero e dare vita a nuove occasioni di sviluppo». Per questo durante la convention del 3 agosto in Castello «abbiamo deciso di ribaltare la situazione ovvero niente politica sul palco, ma solo in sala per consentire agli amministratori di prendere appunti e ascoltare le testimoninza dei giovani imprenditori o di friulani di successo e ascoltare proprio dalla loro voce la possibilità di avviare delle collaborazioni».
Non solo. «Abbiamo pure chiesto – aggiunge Pittaro sorridendo – al vescvo Bruno Mazzocato di poter dire durante la celebrazione della messa in Duomo dove arriveremo preceduti dalla Fanfara della Julia qualche parola in friulano». L’ente, quest’anno ha dovuto fare i conti con il dimezzamento dei fondi regionali (dai 400 mila nel 2012 a 220 mila nel 2013). Eppure la sua è un’attività in crescita. Che vedrà entro l’anno l’inaugurazione dei Fogolar a Brazaville in Congo, a Los Angeles e a Tokyo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto