Friulpress verso la cassa integrazione straordinaria

SESTO AL REGHENA. La Friulpress va verso la cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione. L’azienda, in cui trovano impiego 220 addetti, secondo quanto riferito da Mauro Del Fabbro (Fiom Cgil), ha annunciato che, se l’attuale situazione non subirà una svolta, il prossimo anno richiederà l’accesso a questo ammortizzatore sociale.
Ma Del Fabbro avverte: «Se non c’è accordo sindacale, è difficile che l’istanza ottenga il via libera». Rsu e rappresentanti sindacali di Fim Cisl e Fiom Cgil, infatti, non hanno siglato, per la quarta volta, la nuova proroga del periodo di cassa ordinaria per 11 addetti, che terminerà a dicembre (la prima tranche era partita il 7 gennaio).
Pure nel recente incontro per l’esame congiunto della richiesta di estensione della misura, l’impresa sestense è rimasta ferma nelle proprie posizioni e non è andata incontro alle richieste dei sindacati che, a tutela dei lavoratori in cassa, avevano richiesto l’attuazione di una rotazione e l’attivazione di percorsi incentivanti per quanti intendessero licenziarsi.
Ma se la Friulpress chiederà la cassa straordinaria, il problema della rotazione si ripropone. «Quando viene presentata istanza per questo ammortizzatore, sono ministero o Regione a richiedere la rotazione, su cui noi insistiamo da gennaio – ha detto Del Fabbro –. Inoltre, la cassa per ristrutturazione deve avere motivazioni plausibili. Non dimentichiamo che la Friulpress ha giustificato il ricorso all’ammortizzatore parlando di calo dei volumi, ma nessuno dei lavoratori che beneficiano della misura è un addetto alla produzione». A fronte di ciò, Del Fabbro aveva presentato ricorso alla direzione regionale dell’Inps per chiedere il riesame della richiesta di cassa presentata dall’azienda e approvata dalla commissione provinciale Inps, di cui si attende l’esito. (g.s.)
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