Frode nella manutenzione degli estintori, truffati in 5.200 da un'azienda della Bassa

Una ditta di forniture di impianti antincendio, la Friul estintori di Cervignano, ha frodato per anni la clientela, dislocata in tutto il Friuli Venezia Giulia, attestando falsamente di aver provveduto a cambiare l'agente estinguente durante le manutenzioni triennali degli estintori a polvere. I responsabili sono stati denunciati per frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro

La truffa degli estintori in Fvg: il video della Guardia di finanza

GORIZIA. Una truffa ai danni di oltre 5.200 soggetti tra operatori pubblici e privati: l'hanno scoperta i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Gorizia, al termine di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine.

Un'azienda di forniture di impianti antincendio, ha frodato per anni la clientela, dislocata in tutto il Friuli Venezia Giulia, attestando falsamente di aver provveduto a cambiare l'agente estinguente durante le manutenzioni triennali degli estintori a polvere.

L'azienda coinvolta nell'inchiesta della Guardia di Finanza è la Friul Estintori di Cervignano (60 dipendenti e 5 milioni di fatturato, sul mercato da 35 anni). In particolare l'inchiesta riguarda la vecchia proprietà. Infatti lo scorso luglio l'azienda della Bassa è stata acquisita dalla Gsa.

I responsabili (tre consiglieri sono stati denunciati un consulente e un responsabile tecnico) sono stati denunciati per frode nelle pubbliche forniture, truffa aggravata e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, la società è stata segnalata all'autorità giudiziaria per illecito amministrativo dipendente da reato, per aver beneficiato del delitto di truffa continuata e aggravata ai danni di enti pubblici commesso nel suo interesse e a suo vantaggio dagli indagati.

Tra i clienti privati ci sono concessionari autostradali, acciaierie, condomini, parrocchie, autofficine, centri commerciali, hotel, banche, studi medici, case di riposo, asili nido, palestre.

Tra i clienti pubblici, ospedali, scuole, caserme, università, case circondariali, tribunali, comuni, questure e Regione Fvg.

L'indagine è scattata dalla denuncia di un dipendente. «Sono state le telecamere nascoste installate nell’officina dell’azienda, dove avrebbero dovuto svolgersi le operazioni di sostituzione della polvere estinguente, a dare prova inequivocabile delle modalità truffaldine con cui veniva attestata la revisione triennale degli estintori», ha affermato il comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Gorizia, Giuseppe Antonio D'Angelo.

Le video-riprese, durate quattro mesi, hanno documentato che gli operai si adeguavano alla direttiva aziendale di non procedere al cambio della polvere estinguente e che i macchinari deputati all'aspirazione e all'inserimento dell'agente estinguente negli estintori erano quasi sempre spenti o utilizzati solo in sporadiche occasioni.

«Una dimostrazione della conoscenza delle procedure che la società avrebbe dovuto seguire si è avuta quando funzionari di un concessionario autostradale hanno svolto un’attività di audit nel capannone dell'azienda - ha aggiunto il comandante - gli operai e un amministratore hanno mostrato agli ispettori le corrette procedure da seguire per le operazioni di manutenzione. Non appena si sono allontanati, i macchinari per immettere e aspirare la polvere estinguente sono stati spenti e gli operai hanno ripreso le "ordinarie" operazioni di revisione».

La frode nelle forniture è stata provata nel corso delle indagini anche sul piano contabile: è emerso che l'azienda udinese, a fronte di un fabbisogno annuale medio di circa 80.000 kg di estinguente, provvedeva all'acquisto di soli 4.000 kg, impiegati per rifornire i soli estintori esausti.

Il vantaggio economico che l'azienda ha realizzato dal 2005 al 2018 è stato stimato in circa 5 milioni di euro, considerando la polvere estinguente fatturata ma non sostituita, il suo fittizio smaltimento addebitato ai clienti, i risparmi su manodopera, consumi, macchinari e tempi di revisione.

Secondo la ricostruzione della Gdf, diversi dipendenti e manutentori hanno ammesso di conoscere la fraudolenta prassi aziendale, imposta dagli amministratori e di non aver mai denunciato nulla per timore di perdere il posto di lavoro.

Le Fiamme Gialle di Gorizia hanno ricordato che, secondo il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, «la mancata sostituzione dell'agente estinguente comporta un aumento del rischio di inefficacia dell'estintore». La società, dopo la notizia delle indagini e per prevenire possibili malfunzionamenti agli apparati antincendio, ha provveduto a richiamare e revisionare correttamente, sotto il controllo della Gdf, quasi 24.000 estintori, tra luglio 2018 e giugno 2019.

L'impresa friulana ha quindi patteggiato la pena per gli illeciti amministrativi commessi. La Procura di Udine ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari nei giorni scorsi.

Il comunicato di Gsa. "In relazione alla notizia apparsa sul Messaggero Veneto on-line Gsa-Friuli Estintori precisa che la vicenda rappresentata, all’esito di un processo di self-cleanig avviato dai primi mesi del 2018, si è conclusa con la sola applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di 7.244 euro applicata alla Società FE Friuli Estintori srl, su richiesta delle parti."

"Nell’applicare la sanzione - dice la nota - il Tribunale di Udine ha dato atto ed accertato la completa rimozione di ogni potenziale effetto e di eventuali conseguenze dannose e pericolose. Il Tribunale ha inoltre verificato l’adeguatezza del modello organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001 predisposto ai fini della prevenzione di futuri comportamenti analoghi a quelli verificatisi.

La Società ha dato piena informazione delle diverse fasi del processo di self-cleaning attuato e dell’avvicendamento dell’organo amministrativo avvenuto da oltre un anno, il 31 marzo 2018. Si è trattato di un’importante attività, volta a salvaguardare l’occupazione e rimuovere ogni dubbio dell’aver operato in maniera non pienamente corretta.

L’attività è consistita nell’attuazione di una imponente campagna di richiamo per revisionare tutti gli estintori gestiti dalla Società, indipendentemente dall’esser state oggetto o meno di indagine ed effettuata attraverso l’organizzazione di apposite squadre dedicate unitamente alla manutenzione, sostituzione e revisione degli stessi.

L’attività è stata svolta sotto la supervisione della Procura della Repubblica e sotto il controllo della Guardia di Finanza in assenza di provvedimenti cautelari a tutela di eventuali rischi. Al termine di tale processo il 30 luglio 2019, la Società è stata acquisita da Gsa – Gruppo Servizi Associati Spa., azienda leader a livello nazionale ed europeo nella safety e security, che ha avviato un progetto di rilancio e di espansione della attività su scala nazionale valorizzando il percorso virtuoso concluso."

“FE Friuli Estintori è stata rilevata da Gsa al termine di un efficace percorso di risanamento e ristrutturazione organizzativa” commenta il nuovo amministratore delegato Marco Latini. “Vogliamo valorizzare le competenze tecniche, i brevetti e le apprezzate capacità della Società per espanderne l’operatività su tutto il territorio. Grazie alle esperienze maturate ne faremo il punto di riferimento a livello nazionale. La Fire & Safety School di FE, oggi patrimonio di Gsa, è una delle più belle, funzionali ed innovative scuole di formazione e addestramento nell’ambito della sicurezza e dell'antincendio. Quanto accaduto è stata l’occasione per migliorare i processi ed efficientare la gestione. Chi ha sbagliato ha pagato. Oggi la Società è risanata. Ha operato una campagna di richiamo che ha interessato oltre 23.000 estintori, già ricaricati o sostituiti. Nessun cliente della Società ha sofferto alcun danno né corre alcun rischio - questo per rispondere ad alcuni commenti della mattinata. L’indubbia eccellenza raggiunta da FE verrà valorizzata e sviluppata grazie al nuovo azionista Gsa, indiscusso leader europeo.”

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