Fuga finita sul monumento, in tre a giudizio

Lasciarono un ferito in auto per sfuggire ai carabinieri. Conducente patteggia, patente sospesa 3 anni

SAN VITO. La loro auto era sprovvista di assicurazione e proprio quel giorno era incappata in un posto di blocco dei carabinieri. Avevano dato vita a una carambolesca fuga finita contro il monumento ai caduti: nell’impatto uno degli occupanti era rimasto ferito, altri se l’erano data a gambe. Era accaduto il 17 novembre 2007 alle 3.30. Per quell’episodio si profila il processo per due persone mentre una terza ha patteggiato ieri davanti al giudice monocratico Eugenio Pergola.

“Protagonisti” del tutto Alessandro Marcucci, 26 anni, difeso dall’avvocato Matteo Brovedani, Stefania Peddio, 45 anni, assistita dall’avvocato Dino Innocenzi, e Davide Sau, 27 anni (legale d’ufficio Sara Rizzardi), residenti in Sardegna, ma in provincia per lavoro.

Marcucci (alla guida di una Fiat Punto senza assicurazione di proprietà della madre di Sau) e Sau sono accusati di concorso in resistenza a pubblico ufficiale e lesioni come conseguenza di altro delitto: per opporsi a un controllo dei carabinieri del Norm, si sarebbero dati alla fuga a fari spenti nella notte e con guida pericolosa, finendo contro un monumento e un’auto in sosta, cagionando lesioni a un terzo trasportato (prognosi superiore a 40 giorni). Marcucci, inoltre, non avrebbe ottemperato, secondo il capo di imputazione, all’obbligo di fermarsi all’alt e non avrebbe prestato soccorso al ferito, dandosi alla fuga per evitare di farsi identificare. Sau deve rispondere anche di omissione di soccorso: avrebbe abbandonato sul posto il ferito.

Sau e Peddio, ancora l’imputazione, sono accusati di falsità in scrittura privata in concorso: per evitare il fermo amministrativo dell’auto priva di assicurazione, avrebbero contraffato il talloncino attestante il pagamento della polizza. A Marcucci, infine, era contestata la guida in stato di ebbrezza (0,87 e 0,82 le due prove di alcoltest). Allianz spa assicurazioni si è costituita parte civile con l’avvocato Mario Conestabo limitatamente all’ipotesi di accusa di falso.

Marcucci ha patteggiato un anno di reclusione con la sospensione condizionata ad attività socialmente utili nel Comune di San Vito al Tagliamento per sei ore settimanali per un anno; patente sospesa 6 mesi per guida in stato di ebbrezza, un anno per fuga e un anno e mezzo per omissione di soccorso. Per Sau e Peddio, che hanno scelto il dibattimento, la sentenza è attesa il 10 ottobre. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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