Fughe di gas in Corte Savorgnan: locale chiude, ma vuole i danni

Udine, è dal 13 giugno che si cerca una soluzione sperando di non rompere la pavimentazione. Il titolare della “Pepata”: «Sono stato costretto a chiudere per ferie. Persi molti incassi»
Udine 29 Giugno 2019 scorci di corte savorgnana Agenzia Petrussi foto Turco Massimo
Udine 29 Giugno 2019 scorci di corte savorgnana Agenzia Petrussi foto Turco Massimo

UDINE. “Si avvisa la “pepata” clientela che a causa di lavori di straordinaria manutenzione, il locale resterà chiuso a partire dalla sera del 27 giugno e fino al 15 luglio».

È il cartello che da qualche giorno è stato affisso sulla porta del locale “Pepata di Corte” di Corte Savorgnan 12. Ferie forzate a causa di una perdita di gas che per essere riparata sta stando più problemi del previsto. Il guasto risale al 13 giugno: l’allarme è scattato dopo aver avvertito un forte odore di gas nella zona (presente, in maniera più lieve, da diverso tempo).

I tecnici di Amga hanno immediatamente bloccato l’erogazione dell’impianto, dando il via alla ricerca della falla. Una ditta specializzata, nei giorni seguenti, ha riparato la tubazione, su mandato dell’amministratore del condominio. Interventi straordinari che hanno lasciato senza gas il ristorante e due edifici, per lo più adibiti a uffici.

Nella zona c’è solo un’utenza domestica. Disagi minimi, quindi, per i privati, ma non per la “Pepata di Corte”, costretta a modificare il menù per i clienti. «Abbiamo iniziato a proporre piatti freddi o preparati al forno e con la friggitrice, ma per i piatti tipici della nostra cucina serve il gas», chiarisce il titolare Luca Calviello.

«Dopo diverse sollecitazioni inviate al condominio, per poter riavere il gas una volta ultimato il primo intervento di sistemazione, siamo venuti a conoscenza dell’altra perdita. Per questo abbiamo deciso di chiudere, non avendo una data certa sul ritorno del gas. Abbiamo messo in ferie i 7 collaboratori posizionando il cartello sulla porta».

A Calviello non è piaciuta la gestione della Contabilcasa, la società che amministra il condominio, e così ha inviato una lettera di protesta: «I lavori avrebbero dovuto essere pianificati per tempo, discutendone con i condomini, e soprattutto con chi, come noi, lavora ogni giorno col gas, e non interrompendo la fornitura all’ora di pranzo. Questa situazione ci ha penalizzato parecchio: abbiamo dovuto fare i salti mortali per tenere aperta l’attività».

L’amministratore di condominio, Piergiorgio Prenassi, però, precisa: «Abbiamo deciso di intervenire sulle tubazioni dopo la chiusura del riscaldamento centralizzato. Stiamo lavorando per capire in che modo risolvere la situazione: ci siamo affidati a dei tecnici che hanno proposto di risanare i tubi dall’interno, senza dover rompere la pavimentazione.

Nelle prossime ore sapremo se l’intervento sarà fattibile e sarà accettato da Amga». E se Calviello annuncia di voler chiedere i danni per i mancati incassi, Prenassi risponde: «A me risulta che le ferie del locale, dal primo al 15 luglio, fossero già programmate». —




 

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