Dal fumo i presagi per il 2025: viaggio nella magia delle feste epifaniche in Friuli
Da Pordenone a Udine, da Sacile a Cividale. Tra falò, messe e corse dei carri infuocati, le celebrazioni hanno pervaso ogni angolo del territorio, tra folclore e tradizione
Auspici, bilanci, prospettive. Ma soprattutto senso di comunità. Come ogni anno i festeggiamenti per l’Epifania rappresentano al meglio un certo tipo di friulanità, attenta alla salvaguardia delle tradizioni per preservare quel dna culturale proprio di queste terre.
Pignarui, pan e vin, foghere, femenate: sono diverse le declinazioni di questi rituali, che variano di comune in comune, di frazione e frazione. In attesi dell’evento clou della serata del 6 gennaio, con l’accensione del Pignarul Grant di Coia, ecco una mappa dei vaticini che i fumi ci hanno proposto per il 2025.
Udine
Nel capoluogo friulano sono stati quattro i pignarui accesi il 6 gennaio. Un rito atteso e sentito, tra auspici e momenti di festa.
Nella mattinata del 6 gennaio a Udine si è tenuta la rievocazione storica della Befana del Vigile, evento degli anni '50 e '60 riproposto dal Vespa Club Udine. Decine di Vespa storiche sono sfilate per il centro, con un agente in divisa d'epoca che ha accolto i vespisti in piazza Libertà. La giornata, animata anche dalla Befana che ha distribuito dolci ai bambini, è culminata con foto ricordo al castello e una mostra statica. L'evento è reso possibile dal Vespa Club, la polizia locale e il sostegno di Michele Zanolla.
Godia
ll fuoco di Godia dice che sarà un anno buono: quasi tremila persone all'accensione del pignarul epifanico del quartiere a nord di Udine. Ad aprire i festeggiamenti, il saluto e l'augurio del vicesindaco Alessandro Venanzi: «Una tradizione che si rinnova, anche in questo 2025, con la speranza che possa farci dimenticare le difficoltà degli anni passati».
Provincia di Udine
Tarcento
Fumo verso sud, un segnale non ottimale ma nemmeno troppo negativo. Questo il responso del Vecchio Venerando che ha officiato come da tradizione il Pignarul Grant di Coia di Tarcento, tra i più rappresentativi del Friuli.
Consegnato il tradizionale Premio Epifania. Vincitori del premio 2025 sono stati ciclista bujese Jonathan Milan, oro olimpico nell'inseguimento a squadre a Tokyo 2020, ed il compositore e direttore d'orchestra Fabrizio Fontanot. Nella serata di domenica 5 gennaio poi è stata l’ora del “Palio dei Pignarulârs”. La frazione di Sedilis ha vinto anche quest’anno il Palio e ha portato a casa ufficialmente lo stendardo. Secondi classificati Ciseriis-Zomeais, in terza posizione Collerumiz.
La messa dello Spadone a Cividale
L’evento principale è stata la messa dello Spadone di Cividale, officiata dall’Arcivescovo di Udine Riccardo Lamba. Un rito che si ripete ininterrottamente dal 1366, nel quale la possente spada appartenuta al patriarca Marquardo von Randeck viene brandita davanti ai fedeli, a simboleggiare l'antica commistione fra potere spirituale e temporale, tra dimensione della fede e dinamiche politiche.
Alla messa ha fatto seguito la sfilata storica, grazie alla quale Cividale si è immersa nel Medioevo: centinaia di figuranti in costume hanno dato il benvenuto al patriarca a Porta San Pietro, per scortarlo fino a piazza del Duomo, dove von Randeck ha ricevuto gli omaggi della collettività quale capo spirituale e temporale del territorio.
Codroipo
Il fumo, come tutti si auspicavano, è andato verso sud. Ha dato così responso positivo il Fogoròn di Codroipo, allestito dietro al palazzetto dello sport e tornato dopo quattordici anni di assenza.
Aquileia
La Cabossa ha dato il suo responso: il fumo si è diretto verso Sud decretando che il 2025 sarà un anno positivo per la città.
Marano Lagunare
Arrivano dal mare con le barche le tre Befane di Marano Lagunare. L’evento si ripropone ormai da diverso tempo, e si sta imponendo come uno dei più attesi della zona.
A Marano Lagunare le Befane arrivano dal mare: la gallery
Latisana
Presagi abbastanza positivi dalla foghera di Latisana. Dal falò di piazza Indipendenza il fumo in un primo momento è sinistramente salito dritto verso il cielo, salvo poi piegare leggermente verso levante, facendo tirare un grosso sospiro di sollievo agli astanti. La direzione verso Sabbionera, infatti, è segno di un anno moderatamente buono.
Latisanotta
Grande spettacolo a Latisanotta che ha visto protagonisti gli Skaupaz Toifl di Tarvisio accompagnati dalle note di una formazione musicale ispirata alla “Mezza sporca dozzina” e che hanno acceso la grande pira. Il fumo è andato in alto, segno di buoni presagi.
Lignano, Paludo ed Aprilia Marittima
Est è stata la direzione del fumo anche a Aprilia Marittima, Lignano e Paludo. A Lignano a dare la lieta novella alle moltissime persone accorse in spiaggia è stato il Vecchio Venerando, che interpretando i segni ha vaticinato un anno prospero per la località balneare, mentre il gruppo Alpini ha offerto vin brulé e pinsa per tutti.
A Lignano e a Paludo fumo verso levante: il 2025 sarà un anno positivo
Scenario simile e Paludo/Sabbionera, con circa mille presenze intorno al falò, al termini del quale sono stati sparati i fuochi d’artificio.
Strassoldo di Cervignano
Di tutt’altro parere sembra invece il responso del pignarul di Strassoldo di Cervignano. Il fumo, in questo caso, è andato verso ovest. Questo indica un anno con qualche difficoltà e non propriamente positivo.
A Strassoldo il fumo va verso ovest: un anno difficile
La frazione di Sedilis ha vinto anche quest’anno il Palio dei Pignarulars 2025 e porta a casa ufficialmente lo stendardo. Secondi classificati Ciseriis-Zomeais, in terza posizione Collerumiz.
Gonars
Vaticini positivi anche a Gonars, dove è stata acceso il tradizionale Pignarul. Il Venerando ha interpretato la direzione del fumo verso est, segnale di buoni presagi.
San Giorgio di Nogaro
Pignarul sui laghetti a Chiarisacco di San Giorgio di Nogaro: il fumo verso sud, segno discretamente positivo
Chiarisacco di San Giorgio di Nogaro: dal Pignarul buoni presagi
Pordenone
Se il fumo va sera, de farina piena la caldera: il responso del Mega pan e Vin della Comina è stato del tutto positivo, con il fumo che spingeva verso ovest, ma quanta fatica nella serata di domenica 5 gennaio per determinare il risultato!
Vento quasi inesistente e fuoco che ha cominciato ad ardere fin da subito gagliardo nell’area verde del Villaggio del fanciullo dove Associazione Panorama, Opera sacra famiglia assieme a Sviluppo e territorio e Avis provinciale hanno rinnovato l’antica tradizione del falò epifanico. Il pubblico è stato quello delle grandi occasioni, con numerose bancarelle a offrire tè caldo, vin brulè e pinza ha preso parte all’appuntamento anche un ricco parterre istituzionale e politico.
In piazza San Marco nel pomeriggio di lunedì 6 gennaio la Befana è arrivata dal campanile. L’evento, organizzato dalle divisione locale dei vigili del fuoco, ha visto la vecchina calarsi in piazzetta tramite un cavo sospeso, mentre dispensava dolci ai bambini presenti.
Provincia di Pordenone
Sacile
Capriole di fumo e faville nel pan e vin in via Prati di Santa Croce a Sacile sotto la regia della Pro Sacile, che nella serata di domenica 5 gennaio ha fatto il pieno di gente. Vannia Gava, vice ministro all’Ambiente, ha acceso la pira. Pronostici, pinza, vin brulè e cioccolato per tutti tra musica e applausi per la lotteria notturna. Il sindaco Carlo Spagnol ha “benedetto” le tradizioni facendo slalom tra i falò a Ronche in borgo Manarin e in via Prati di Santa Croce.
Montereale Valcellina
Anche a Montereale Valcellina si è rinnovato il successo del Fogaron grand di Grizzo, rito epifanico che coinvolge cronaca e storia del borgo. Con l’accensione della grande pira, cui tutti partecipano, è stato distribuito il 46esimo Lunare de Gris 2025 nel 53esimo anniversario della fondazione di “Chei del Talpa – Gris” che produce la pubblicazione.
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