Fuochi d’artificio, vietata la vendita ai minorenni

Da settembre le nuove disposizioni in materia di vendita di fuochi d’artificio e giochi pirotecnici vietano gli acquisti di tale materiale da parte di minori di 18 anni. Un’avvertenza questa che è stata sottolineata ieri dalla polizia di Udine (coadiuvata in una presentazione-dimostrazione dagli agenti artificieri della squadra speciale di Trieste) che deve essere tenuta in massima considerazione non soltanto dagli acquirenti, ma anche e soprattutto dai venditori. «I negozianti sorpresi a vendere i fuochi d’artificio, anche i più innocui e quelli a minore impatto, a non maggiorenni rischiano addirittura di vedersi revocata la licenza di vendita».
L’Italia si sta infatti lentamente adeguando alle disposizioni di tipo comunitario, con una serie di aggiornamenti che termineranno entro il 2013, di cui le nuove regole di quest’anno sono soltanto un passaggio in più. «Non solo - hanno spiegato ieri gli esperti -, ma per i fuochi d’artificio cosiddetti di quarta categoria serve l’autorizzazione all’acquisto e all’uso rilasciata proprio dalla questura. Quindi attenzione più che mai, da quest’anno, alle etichette sui vari prodotti».
Il 90 per cento dei fuochi d’artificio in vendita (bengala, raudi, razzi, candele, petardi, eccetera) sono ormai di fabbricazione cinese. «Anche per questo - è stato ancora sottolineato - bisogna fare enorme attenzione, a esempio, ad alcune caratteristiche del prodotto riportate sull’etichetta. A partire dalla data di scadenza».
I fuochi d’artificio possono trasformarsi in armi pericolose. Da qui dunque la necessità di seguire alcune importanti regole: «Se il prodotto è “scaduto” non utilizzatelo. Potrebbe non incendiarsi bene. O farlo in momenti diversi. Se lo spettacolo pirotecnico, pur innescato, sembra non “partire” comunque non toccatelo con le mani nè andateci sopra con corpo o con il volto. Allontanatevi o chiedete l’intervento di esperti».
La polvere pirica contenuta all’interno dei fuochi è molto sensibile all’umidità, ma una volta scaldata dall’innesco potrebbe far reagire, a esempio, un razzo in momenti diversi. «Contenendo polvere pirica poi i fuochi non vanno mai agitati o sfregati nè tanto meno conservati vicino a fonti di calore e neppure aperti per travasarne il contenuto». E come ogni fine d’anno che si rispetti, nuove regole o meno, ecco che anche per questo 2011 i fuochi d’artificio hanno una nuova “star”: stavolta il super gioco pirotecnico si chiama “Spread”, proprio come quello che ogni giorno tiene con il fiato sospeso operatori economici e non solo. (fe.ba.)
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