Furti in abitazione, arrestati tre giovani

MANIAGO. Li hanno presi dopo mesi di indagine, un’attività investigativa lunga e complessa che ha fatto ricorso anche alle più sofisticate tecniche, quali il test del dna. Tre giovani moldavi, d’età compresa tra 20 e 22 anni, da ieri sono in carcere, al Due Palazzi di Padova,a disposizione dell’autorità giudiziaria: sono accusati di furto aggravato in concorso e di furto aggravato in abitazione, sempre in concorso. Reati distinti dal codice penale, ma omologhi nella sostanza.
D’altro canto parla chiaro il “curriculum” di Vasile Ciobanu, 20 anni, residente a Padova ma domiciliato a Milano, Oleg Duldier, 22 anni, residente ad Abano Terme, in provincia di Padova, e Nicolae Grigoras, 20 anni, residente a Selvazzano Dentro, sempre in provincia di Padova. Pluripregiudicati, sono noti alle forze dell’ordine per essere specializzati nei furti, non solo nelle abitazioni. Gente del ramo, insomma, professionisti dell’effrazione, con una particolare propensione per le attività commerciali.
E da un furto in provincia di Pordenone, nel maniaghese – loro che erano abituati a fare i pendolari del crimine tra Friuli e Veneto – è partito tutto. Un anno fa.
Il colpo grosso. Era la notte tra il 20 e il 21 novembre 2012. Ignoti avevano svaligiato il capannone della Sara autoricambi nella zona industriale di Maniago, un colpo da 50 mila euro (pompe per ammortizzatori), dileguandosi nella fuga a bordo di un’Opel Zafira, sottratta ad una famiglia di Arba. Ma non tutte le ciambelle escono col buco. Sul luogo del furto erano state rilevate tracce, impronte.
Da quelle tracce è iniziato il certosino lavoro dei carabinieri di Maniago, al comando del maresciallo Federico Frassino, coadiuvati dal personale del nucleo investigativo del reparto operativo provinciale, al comando del capitano Mauro Maronese. Pezzo dopo pezzo i tasselli di questo complicato puzzle sono andati al loro posto. Grazie anche ad appostamenti e a pedinamenti mirati, si è dato ben presto un volto agli autori della razzia alla Sara e di altri furti, anche in abitazioni, tra la fine dello scorso anno e l’inizio del 2013.
L’arresto a Padova. Ieri la svolta, con l’esecuzione a Padova delle ordinanze di custodia cautelare in carcere per i tre moldavi (Duldier si trovava già associato alla casa circondariale per un pregresso provvedimento restrittivo riferito ad altra indagine per furto).
Il gip del tribunale di Pordenone, Alberto Rossi, ha ritenuto che gli elementi di prova raccolti dai carabinieri, anche di natura tecnico-scientifica – test del Dna su un’impronta, a cura dei carabinieri del Ris di Parma – fossero determinanti nell’attribuire ai tre giovani i furti nel Maniaghese-Spilimberghese tra la fine del 2012 e l’inizio dello scorso anno. I tre sarebbero responsabili di analoghi fatti criminosi in Veneto, per i quali procede l’autorità giudiziaria di Padova. Sono in corso ulteriori accertamenti di polizia giudiziaria per stabilire se Ciobanu, Duldier e Grigoras possano essere gli autori di ulteriori colpi messi a segno in attività commerciali del maniaghese.
Una curiosità: Ciobanu è stato arrestato in questura a Padova, mentre si accingeva a rinnovare il permesso di soggiorno.
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