Furti per 106 mila dollari nella base Usaf di Aviano

Erano stati sospettati due dipendenti italiani, sospesi, ma poi reintegrati dal tribunale del riesame
AVIANO PORDENONE 02.04.99. L'INGRESSO DEL AEREOPORTO MILITARE INTERNO DELLA BASE.. (FOTO MISSINATO)
AVIANO PORDENONE 02.04.99. L'INGRESSO DEL AEREOPORTO MILITARE INTERNO DELLA BASE.. (FOTO MISSINATO)

PORDENONE. Dipendenti civili del Commissary della Base (un grande magazzino) sospettati di furto. E’ l’ipotesi sulla quale sta lavorando la procura di Pordenone, che aveva chiesto e ottenuto dal gip il divieto di dimora dei due nel comune di Aviano, territorio della struttura militare.

Il Riesame, però, ha annullato l’ordinanza, e Flavio Michilin, 59 anni, di Aviano, supervisor, e la cassiera Ria Bearzetto, 56 anni, di Maniago, possono tornare al lavoro, dove mancavano dal 7 giugno.

L’indagine era cominciata a febbraio, al termine dell’inventario 2012. L’amministratore del Commissary aveva denunciato un ammanco di 106 mila dollari, tra beni alimentari e no. Le telecamere su frigoriferi e scaffalature avevano fatto cadere i sospetti sui due dipendenti, che avevano il compito di effettuare la chiusura cassa.

La procura aveva aperto un fascicolo per concorso in furto aggravato dall’abuso di prestazione d’opera e dall’aver agito di notte, in assenza di altri dipendenti; aveva chiesto e ottenuto la misura cautelare.

Gli avvocati Sara Rizzardo e Ivan Cesaratto hanno impugnato e ottenuto dal Riesame di Trieste la riabilitazione dei loro assistiti.

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